Comunicato PCI Martina Franca – Elezioni Amministrative 12 giugno 2022

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COMUNICATO STAMPA – ELEZIONI AMMINISTRATIVE 12 GIUGNO 2022

“Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza”.
Così scriveva Antonio Gramsci sul primo numero de L’Ordine Nuovo. Nel corso degli anni migliaia e migliaia di cittadini e lavoratori sono stati guidati da quelle parole che, ancora oggi, segnano la strada dei Comunisti italiani.

È proprio l’esigenza di riorganizzarsi per rafforzarsi che ha portato il PCI di Martina Franca a non essere presente alle elezioni amministrative del 12 giugno 2022.
Ciò non significa che sospenderemo l’attività politica; al contrario, utilizzeremo la campagna elettorale per rilanciare le nostre proposte e per ricercare nuova linfa e nuovi consensi nella parte più sensibile e attiva della popolazione che, proprio in occasione del periodo elettorale, avverte l’esigenza di una reale alternativa.

Questo sistema elettorale delle elezioni amministrative appiattisce il dibattito politico, sintetizza e semplifica il confronto, punta i riflettori solo sui due schieramenti ritenuti vincenti, emargina le altre proposte e costringe con il ricatto del “voto utile” a convergere sul candidato ritenuto “meno peggio” dell’altro. Per noi che rifiutiamo queste logiche politiche, la competizione delle comunali risulta essere ancora più difficile da sostenere, in quanto richiede forze ed energie enormemente più dispendiose per portare avanti i propri programmi.

Abbiamo tentato sin da subito di costruire un’alternativa, proponendo a Sinistra Italiana di coalizzarci o di convogliare in una lista civica, dichiaratamente di sinistra. Purtroppo però, dopo vari incontri, la proposta è stata rigettata, lasciando quel vuoto a sinistra che nessun candidato o lista presente in questa tornata elettorale potrà colmare. Ci hanno proposto di candidarci all’interno di liste civiche a sostegno del candidato Palmisano, ma in questo caso siamo stati noi a rifiutare, perché avremmo dovuto piegarci a un modo di intendere la pratica politica distante anni luce da quello che il nostro partito incarna. Sarebbe stato un suicidio politico per noi, una macchia indelebile sulla nostra integrità e coerenza politica e questo ci sentiamo di dichiararlo con estrema convinzione perché, se per noi i fatti sono importanti, lo sono allo stesso modo le parole.
Non a caso, infatti, la coalizione di Gianfranco Palmisano ha definitivamente accantonato il sostantivo “sinistra” o “centrosinistra”, a favore della denominazione “moderati e progressisti”. Non avrebbero potuto fare altrimenti per agevolare l’ingresso in coalizione di esponenti provenienti dalla destra più estrema, da ex leghisti a fuoriusciti da fratelli d’Italia e da Idealista-Forza Italia.

Come avremmo potuto condurre la campagna elettorale al fianco di chi ha fatto dell’incoerenza politica la propria bandiera? La coerenza che ci contraddistingue non è condivisa da chi oggi è candidato e il passaggio da uno schieramento all’altro è all’ordine del giorno, tanto da farci ritenere a forte rischio la stabilità della prossima legislatura per possibili clamorosi ribaltoni, a prescindere da chi verrà eletto sindaco. Il trasformismo politico ha segnato tutte le liste in competizione, i transfughi potrebbero tornare all’ovile in ogni momento e nessuna giunta potrà dormire sogni tranquilli.

Alla luce di tutto ciò, rilanciamo l’idea di un movimento a Sinistra che abbia come obiettivo la costruzione di un’alternativa valida, propositiva e coordinata, per una città realmente progressista e che inizi già a lavorare per la prossima tornata elettorale.
Invitiamo tutti i compagni, i cittadini e i lavoratori, che in queste elezioni non si sentono rappresentati, a contattare il PCI e, rifacendoci come al principio alle parole di Gramsci, diciamo: “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo”.

Martina Franca, 20 maggio 2022

Segreteria cittadina PCI Martina Franca

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PCI PROPONE: Internalizzazione del servizio di refezione scolastica

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2022-04-02 - refezione scolastica

Il servizio di refezione scolastica è stato sospeso dal 4 all’8 aprile 2022. Riteniamo che questo provvedimento dell’Amministrazione Comunale arrivi tardi, in quanto i problemi finanziari manifestati dall’azienda appaltatrice Siarc s.p.a. erano noti già da diversi giorni. Si è dovuti arrivare ad una erogazione parziale del cibo (un trancio di focaccia e un panino, accompagnati da bottiglie di acqua da dividere con la classe) affinché l’Amministrazione prendesse un provvedimento riguardo la riorganizzazione del servizio. Altri comuni della provincia di Taranto, nello specifico Palagiano, sono corsi ai ripari per tempo, avviando le procedure per una nuova gara, al fine di assicurare il servizio di mensa agli scolari.
Riteniamo questa situazione particolarmente preoccupante; dal punto di vista occupazionale, per il futuro incerto dei 480 lavoratori della Siarc (che arrivano ad essere 1500 con l’indotto), da quello socio-assistenziale, per le inevitabili ripercussioni che la sospensione del servizio mensa avrà sulle famiglie e sui bambini martinesi.
I Comunisti di Martina Franca propongono l’internalizzazione del servizio di refezione scolastica, per affidare alla gestione diretta del Comune sia i centri cottura che la somministrazione dei pasti ai bambini. Con il controllo diretto del servizio si favorirebbero l’erogazione di pasti di maggiore qualità, con diete concordate per una alimentazione equilibrata e salutare, un maggior coinvolgimento di tutti gli operatori della scuola e degli stessi bambini, ed infine, una maggiore garanzia per l’occupazione dei lavoratori.
Chiediamo che sia tenuta in seria considerazione questa nostra proposta, al fine di garantire il benessere dei giovanissimi cittadini martinesi e delle loro famiglie.
Ci auguriamo che questa settimana di sospensione serva alla Giunta Ancona per chiudere il mandato con almeno un’azione di Sinistra.

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Segreteria cittadina PCI Martina Franca

Lutto per il PCI – scomparsa del Compagno Franco Massafra

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ciao franco

Oggi abbiamo perso un riferimento importante, un Compagno onesto e leale, un’uomo che ha speso la vista contro le ingiustizie.
Se n’è andato il nostro segretario Franco Massafra e con lui una parte di storia politica di questa città.
Iscritto sin da ragazzo alla FGCI prima e al PCI poi, ha sempre tenuto fede ai propri ideali, senza mai cedere allo sconforto dei tempi difficili ed ha caparbiamente portato in alto la bandiera rossa con la falce e martello, simbolo del Movimento Operaio di cui andava fiero di appartenere.
Subito dopo lo scioglimento del PCI è stato tra i fondatori del Movimento per la Rifondazione Comunista e poi successivamente del Partito dei Comunisti Italiani fino alla fondazione del PCI nel 2016. Il suo attivismo è stato un esempio per molti compagni del territorio jonico e pugliese, e sarà facile eguagliarne l’esempio.
Nel 2010, assieme ad un gruppo ristretto di compagni, ha fondato la sezione ANPI divenuta negli anni il punto di riferimento per gli Antifascisti della valle d’Itria.
Ci impegniamo a seguire la strada tracciata, con dedizione ed impegno militante, questo lo dobbiamo a Franco e a tutti coloro che si battono per un mondo libero e di eguali.
I funerali saranno domani (sabato 4 dicembre 2021) alle ore 15.30 presso il cimitero di Martina Franca.
TUTTI I COMPAGNI E TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE.

Comunicato PCI Martina Franca – 100 anni della nascita del Partito Comunista d’Italia

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pci 100 anni

COMUNICATO STAMPA

Il 21 gennaio 2021 ricorre il centesimo anno della nascita del Partito Comunista d’Italia. Questa data non rappresenta una semplice ricorrenza, ma ricorda l’avvenimento più significativo per i lavoratori e le classi meno abbienti del nostro Paese. Cento anni fa, un gruppo di uomini e donne, riunitisi nel teatro San Marco di Livorno, posero le basi per un progetto di progresso, democrazia e libertà che ancora oggi è il cardine della nostra Repubblica.

Dapprima la clandestinità, le persecuzioni, le deportazioni e le esecuzioni dei Comunisti ad opera dei fascisti; poi, l’impegno nella Resistenza, la lotta nelle Brigate Garibaldi e nelle altre formazioni partigiane, la Liberazione, le Repubblica Democratica e La Costituzione. Questo è stato il lavoro dei Comunisti nei primi 25 anni di esistenza. Successivamente, hanno portato i Lavoratori nelle Istituzioni, dai piccoli Comuni al Parlamento, hanno sostenuto durissime battaglie per ottenere Diritti sociali e civili, hanno conquistato lo Statuto dei Lavoratori. Il PCI non è stato solo l’avanguardia del Movimento Operaio e Studentesco, ma è stato anche un partito che fin dagli arbori ha azzerato le differenze di genere nella vita politica; basti pensare che la prima Segretaria Nazionale è stata una Donna, Camilla Ravera.

Tuttavia, a distanza di cento anni, gli obiettivi prefissi dai Costituenti Comunisti non sono stati raggiunti. Viviamo in una nazione in cui è ancora evidente un forte divario tra le classi sociali, tra chi lavora e chi gestisce il profitto, tra chi accumula grandi capitali e chi a stento riesce a procurarsi da mangiare, tra chi può permettersi le migliori cure e chi trascura la propria salute a causa delle difficoltà economiche e sociali, tra chi ha diverse proprietà e chi non ha un tetto sotto cui ripararsi.

Queste sono le contraddizioni che i Comunisti vogliono abbattere e per questo continueranno la strada intrapresa cento anni fa che condurrà la società verso il socialismo. Facciamo appello ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati, agli studenti e a tutti coloro che ritengono utile cambiare lo stato di cose esistenti, affinché si uniscano e supportino il PCI. La storia ha dimostrato che si può fare in Italia come nelle altre parti del mondo.

Facciamo nostre le parole di Antonio Gramsci, padre fondatore del Comunismo italiano, e il suo appello sempre vivo: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.”

Martina Franca, 20 gennaio 2021

Comunicato PCI Martina Franca – Incidente mortale Ex-Ilva di Taranto

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BASTA MORIRE SUL LAVORO

Un’altra morte sul lavoro ci ricorda che è il mercato ed il profitto che governano le vite dei lavoratori. Sono i tempi della produzione, della consegna delle merci e l’organizzazione padronale del lavoro all’origine delle morti.
L’operaio è ormai considerato un elemento non pensante, al pari delle macchine con cui lavora, un esecutore di compiti a cui non è concesso pensare né alla propria sicurezza né a quella dei propri compagni. La morte di Cosimo Massaro verrà considerata un infortunio frutto della fatalità così come avvenne nel caso di Francesco Zaccaria, Alessandro Morricella e di tutti gli operai che hanno pagato con il prezzo della propria vita il diritto di lavorare e vivere dignitosamente.

CAMBIA IL PADRONE MA I MORTI SONO SEMPRE GLI STESSI!

Noi Comunisti non ci rassegniamo alla fatalità; riteniamo inaccettabile che i lavoratori muoiano sul lavoro per mano di imprenditori spregiudicati che badano solo al proprio profitto sulla pelle degli operai. Vogliamo che l’impianto ex-Ilva di Taranto venga RISANATO SIA DENTRO CHE FUORI.

pci volantino 2019-07-16 - incidente mortale Acciaieria TarantoIl Governo attuale, in continuità con quelli precedenti, considera primarie le ragioni dei capitalisti e non dei lavoratori e cittadini di Taranto. La sottomissione dell’Esecutivo Lega-Movimento5Stelle all’attuale proprietà ArcelorMittal Italia arriva al punto tale da non contrastare con la dovuta autorevolezza il consueto ricatto occupazionale, finalizzato ad ottenere la reintroduzione dell’immunità penale.
In questi anni, lo stabilimento è stato considerato “di interesse strategico nazionale” solo per tutelare i padroni. Noi ci chiediamo: perché proprio un sito di così tanto interesse strategico nazionale resta nelle mani di privati? È normale che questa immensa risorsa non sia gestita direttamente dallo Stato, nell’interesse dell’economia e della salute del territorio tarantino e del Mezzogiorno d’Italia?

Noi COMUNISTI chiediamo da anni la ri-nazionalizzazione della fabbrica siderurgica di Taranto, affinché venga avviata una seria e definitiva azione di manutenzione degli impianti, di messa in sicurezza dei lavoratori e la tanto attesa attività di risanamento ambientale.

Martina Franca, 16 luglio 2019

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PARTITO COMUNISTA ITALIANO – Sezione “Antonio Gramsci” Martina Franca (TA)

Comunicato Stampa – Sostegno al Collettivo 080 Liceo Tito Livio

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COMUNICATO STAMPA

Il PCI di Martina Franca è solidale con gli studenti del Collettivo 080 e tutti gli studenti del Liceo Tito Livio per la mancata autorizzazione al seminario di educazione all’affettività e di cultura delle differenze.
Riteniamo che sia stata persa un’importante occasione da parte dell’Istituzione scolastica per affermare il ruolo di guida educativa e culturale nei confronti della popolazione scolastica.
Così come previsto dagli articoli 42 e 43 del Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n°6 del 19.12.2011 e successive modificazioni, è ammesso l’utilizzo delle ore destinate all’effettuazione delle assemblee d’istituto per attività parascolastiche quali “conversazioni culturali e seminari di studio attinenti a problematiche di orientamento, educazione ambientale, educazione alla salute, educazione stradale, ecc.” ed è inoltre previsto che a tali assemblee possano “partecipare operatori esterni alla Scuola, appartenenti a organismi culturali o sociali presenti sul territorio e, comunque, notoriamente in possesso di requisiti professionali adeguati alla attività parascolastica sostitutiva dell’assemblea”. In tale regolamento non è menzionata nessuna autorizzazione preventiva dei genitori così come richiesto del Preside Giovangualberto Carducci.
differenzeNegare un seminario di educazione all’affettività e di cultura delle differenze denota una visione ristretta e ingabbiata della realtà sociale, specie quella delle nuove generazioni, in cui non mancano sensibilità e interesse per l’argomento. A conferma di ciò plaudiamo con entusiasmo all’iniziativa dei giovani studenti dell’Istituto Alberghiero di Brindisi che, a seguito della comparsa di scritte omofobe nei confronti di uno studente minorenne della terza classe, hanno manifestato contro il vile attacco alla libertà personale e di autodeterminazione del giovane riuscendo a portare in piazza anche gli studenti di altri istituti superiori della città.
Una scuola che è miope rispetto a tali avvenimenti, che non riesce a leggere l’evoluzione della sensibilità delle nuove generazioni, che non interviene con autorevolezza alla richiesta di aiuto degli studenti, è una scuola che ha intrapreso la strada della trasmissione acritica e nozionistica dei saperi.
Chiediamo alla scuola di riappropriarsi della funzione sociale a cui è delegata, quella di elevare culturalmente e spiritualmente i futuri cittadini di domani e di azzerare le differenze di ordine sociale ed economico degli studenti rendendoli soggetti attivi di un processo di crescita condiviso.

Martina Franca, 10 febbraio 2019 

Partito Comunista Italiano – Sezione “Antonio Gramsci” – Martina Franca
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Dodicesimo anniversario della morte di Angelo Marotta

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COMUNICATO STAMPA

Angelo MarottaA dodici anni dalla morte, Angelo Marotta non avrà ancora una strada recante il suo nome, tanto meno una cerimonia ufficiale organizzata dall’Amministrazione Comunale.
L’operaio Marotta sarà, però, ricordato dai concittadini che, attraverso il Partito Comunista Italiano, la FGCI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e l’Associazione Sine Cura Lab, hanno organizzato la cerimonia di commemorazione alle ore 11.00 nei pressi del luogo del tragico incidente mortale, vale a dire Viale Stazione.

Le circostanze della morte di Angelo Marotta hanno scosso profondamente la società martinese tanto da supportare la richiesta di intitolazione della strada con 1207 firme, raccolte in pochissimi giorni e già consegnate nelle mani del Sindaco Franco Ancona, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Marotta. Tali firme sono rimaste chiuse in qualche cassetto comunale e come Comunisti non possiamo permettere che restino dimenticate.

locandina marotta 31-10-2017Anche quest’anno saremo noi, assieme alle associazioni già citate, a deporre un omaggio floreale al concittadino Marotta. Ci auguriamo che dal prossimo anno ci sia un maggior coinvolgimento delle Istituzioni e della comunità intera e che il 31 ottobre entri a far parte del cerimoniale ufficiale del Comune di Martina Franca. L’istituzione di un minuto di raccoglimento in tutti gli uffici pubblici, alle ore 10.00 del 31 ottobre, da parte dell’Amministrazione Comunale, sarebbe un gesto significativo e rappresenterebbe il giusto tributo della città all’operaio Marotta e a tutte le vittime del lavoro.

Che la memoria resti viva e che mai venga abbassata la guardia sui temi della sicurezza sul lavoro!
Ci aspettiamo che la città accolga con favore la nostra proposta e che sia partecipe in massa alla cerimonia di domani a cui presenzierà la famiglia Marotta.

Martina Franca, 30 ottobre 2017

Partito Comunista Italiano
Sezione “Antonio GRAMSCI” di Martina Franca

Presidio Antifascista ANPI Martina: Adesione PCI

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locandina 28 ottobre 2017 pci

Il Partito Comunista Italiano, nei giorni scorsi, unitamente a diversi soggetti istituzionali, politici, sociali, ha chiesto di impedire la manifestazione di chiaro stampo fascista promossa da Forza Nuova per la giornata del 28 Ottobre, ricorrenza della marcia su Roma del 1922, che portò Mussolini al potere, dando inizio alla pagina più buia della storia del nostro Paese. Che non si tratti di una manifestazione genericamente “patriottica” come cercano di farla passare i suoi promotori è evidente, che non si tratti di “folclore”, termine con il quale tante, troppe manifestazioni di tal segno sono state derubricate, è altrettanto palese.
Siamo di fronte ad un’onda fascista montante, alimentata, non tanto dalla crisi in sé, quanto dai processi sociali che comporta e dalla strumentalizzazione che ne viene fatta dagli stessi potentati economici che l’hanno prodotta.
Si tratta di un’onda che trascina con se il revisionismo storico di questi anni, al quale anche qualche presunto esponente di sinistra si è prestato, in nome di una inesistente esigenza di “pacificazione nazionale”. Con tale atteggiamento altro non si è fatto che mettere sullo stesso piano vincitori e vinti, torto e ragione, dimenticando che a parti invertite la situazione sarebbe drammaticamente diversa.
In nome dei principi e dei valori sui quali si regge la nostra Repubblica, la manifestazione rievocativa di Forza Nuova non si deve tenere.
ll Partito Comunista Italiano conferma il proprio impegno antifascista e parteciperà attivamente, con supporto ideale e materiale, all’iniziativa dell’ANPI in programma sabato 28 ottobre 2017 in Piazza Roma a Martina Franca e si impegna a promuovere ogni azione possibile per respingere le nuove ondate fasciste.

Martina Franca, 27 ottobre 2017

Partito Comunista Italiano
Sezione “Antonio GRAMSCI” di Martina Franca

(clicca qui per scaricare il comunicato stampa in formato pdf)

locandina anpi 28 ottobre 2017

Comunicato Stampa – Analisi del voto Elezioni Amministrative 2017 Martina Franca

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COMUNICATO STAMPA

Alla luce dei risultati delle elezioni amministrative dell’undici giugno, la Segreteria del Partito Comunista Italiano ritiene giusto esprimere alcune considerazioni.
Rispetto al 2012, a parità di elettori, questo primo turno delle elezioni comunali registra un -4% dei votanti, corrispondente a circa 1600 cittadini che hanno deciso di non votare. Questo primo dato ci porta a pensare che il disinteresse della popolazione martinese verso la politica ricalca a grandi linee l’andamento nazionale che vede crescere sempre di più l’astensionismo e l’indifferenza.
elezioni-schedeDei 29400 votanti, è assolutamente chiaro come l’elettorato si sia concentrato esclusivamente su tre coalizioni, e questo è confermato anche dall’esigua distanza, in termini numerici, che c’è tra i rispettivi candidati sindaci.
Al netto di una fetta consistente di voti nulli e non espressi, il restante 6% circa di voti validi è ripartita tra i candidati sindaci che sono stati sostenuti da una sola lista. Riteniamo che l’inganno del voto utile abbia condizionato fortemente la scelta dei cittadini, premiando le coalizioni prima ancora dei programmi presentati.
In questo contesto, il PCI registra un dato non soddisfacente, attestandoci su percentuali di pura testimonianza, che mal si conciliano con l’attività politica che svolgiamo giornalmente in città. Crediamo che la società martinese non sia pronta ad accogliere indirizzi di governo rivoluzionari e, soprattutto, di Sinistra. Le ideologie, che rappresentano diversi modi di assegnare un senso alla storia e alla politica, sono state cancellate dal favoritismo, dal clientelismo e quindi da una sostanziale rinuncia all’assegnazione di un “senso” alla vita pubblica. Una cosa è certa, analizzando i risultati elettorali, delle tre coalizioni che hanno preso più voti, due appartengono a formazioni di destra e questo dimostra ulteriormente come una vera Rivoluzione a Martina sia, almeno per ora, molto difficile da realizzare.
Registriamo, inoltre, un arretramento della coalizione guidata dall’ex sindaco Ancona, che passa dal quasi 41% al 30%, perdendo 11 punti percentuali rispetto al 2012 e allo stesso modo il PD perde 800 preferenze di lista.
Riteniamo che questa perdita di consenso sia determinata da due fattori: la politica nazionale del partito democratico, totalmente a favore dei potentati finanziari, al servizio delle multinazionali e delle banche e sempre più lontana dai bisogni reali del popolo, e la politica locale dell’amministrazione Ancona che, in molte occasioni, si è dimostrata sorda alle istanze della comunità e non ha portato a termine il programma amministrativo del 2012.
Se guardiamo alle altre formazioni maggioritarie, ci troviamo di fronte a due destre diverse, ma allo stesso tempo complementari. Da una parte, la destra più estrema che sostiene Pulito e che si fa portavoce di politiche dell’intolleranza, dell’odio, del razzismo e della violazione di diritti dell’uomo, così come sta avvenendo in queste ore a livello nazionale per l’introduzione dello “Ius Soli”; dall’altra, una destra che si reputa più centrista, che sostiene Pizzigallo e che si accompagna a partiti trasformisti, paragonabili alla Palude del periodo della Rivoluzione francese, pronti a schierarsi in base a meri interessi di parte. In definitiva, ci troviamo di fronte a tutto ciò che rappresenta l’antitesi, nella maniera più assoluta, del Partito Comunista Italiano e dei principi a cui ci ispiriamo.
manifesto candidatiIn un quadro così incerto, non potevamo certo immaginare una gestione scadente e a tratti dilettantistica della macchina elettorale. Basti pensare che all’interno di alcuni seggi si sia creata una situazione vergognosa, con presidenti incompetenti costretti a giustificare a posteriori verbali acquisiti dalla commissione elettorale. A 5 giorni dallo scrutinio non è ancora ben chiaro chi è il candidato che sarà impegnato nel ballottaggio contro Eligio Pizzigallo. Sul sito del Comune i risultati definitivi sono incompleti ed i candidati sono costretti a rivolgersi al Tar per vedere confermati i propri voti. In conclusione, siamo di fronte ad una gestione completamente inadeguata ai tempi che viviamo.
Riteniamo che ogni cittadino abbia il diritto di veder riconosciuto il proprio voto e pertanto auspichiamo una rapida soluzione della vicenda. Tuttavia, non possiamo non evidenziare l’incoerenza del partito democratico che, in nome del diritto costituzionale, ricorre al Tar e istruisce un’interrogazione parlamentare per difendere 30 voti, ma allo stesso tempo si fa promotore di una nuova legge elettorale che istituisce alte soglie di sbarramento, calpestando il diritto dei milioni di cittadini italiani che votano partiti minori. Inoltre, non possiamo tacere sul fatto che nessuno dei parlamentari firmatari della stessa interrogazione sia stato così celere in occasione di gravi incidenti all’interno di fabbriche o per chiedere spiegazione all’Electrolux, dopo il licenziamento del lavoratore Augustin Breda, solo perché denunciava condizioni di lavoro dannose per la salute.
Questo atteggiamento autoreferenziale crea una barriera insormontabile con la vera Sinistra e, alla luce di quanto fin qui dichiarato, appare evidente che al ballottaggio il Partito Comunista Italiano non sosterrà nessuna delle realtà in campo, qualunque essa sia. Ormai cresce sempre più la distanza tra ciò che riteniamo sia necessario fare per una comunità e quanto viene proposto da tutti gli altri.
Noi, nel ringraziare le elettrici e gli elettori che ci hanno votato, chi si è riconosciuto nel nostro progetto, siamo impegnati sin d’ora a dare vita ad una coerente iniziativa politica sul territorio.

Martina Franca, 16 giugno 2017

Partito Comunista Italiano
Sezione “Antonio GRAMSCI” di Martina Franca

8 marzo – Giornata di Lotta

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pci martina 8 marzo 2017

COMUNICATO STAMPA – 8 MARZO 2017

L’8 marzo è il giorno in cui le donne ricordano sia le conquiste sociali, politiche ed economiche, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state, e sono ancora, oggetto in tutte le parti del mondo.

Quest’anno la Giornata Internazionale della Donna sarà animata da una straordinaria mobilitazione che coinvolgerà più di 40 Paesi del mondo e a cui parteciperanno milioni di donne.

In Italia, la rete NON UNA DI MENO, che il 26 e 27 novembre 2016 ha portato nelle strade di Roma più di 200mila tra donne e uomini contro la violenza maschile sulle donne, ha indetto lo SCIOPERO GLOBALE DELLE DONNE a cui aderisce il Partito Comunista Italiano. Continua a leggere