Comunicato PCI Martina Franca – Incidente mortale Ex-Ilva di Taranto

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BASTA MORIRE SUL LAVORO

Un’altra morte sul lavoro ci ricorda che è il mercato ed il profitto che governano le vite dei lavoratori. Sono i tempi della produzione, della consegna delle merci e l’organizzazione padronale del lavoro all’origine delle morti.
L’operaio è ormai considerato un elemento non pensante, al pari delle macchine con cui lavora, un esecutore di compiti a cui non è concesso pensare né alla propria sicurezza né a quella dei propri compagni. La morte di Cosimo Massaro verrà considerata un infortunio frutto della fatalità così come avvenne nel caso di Francesco Zaccaria, Alessandro Morricella e di tutti gli operai che hanno pagato con il prezzo della propria vita il diritto di lavorare e vivere dignitosamente.

CAMBIA IL PADRONE MA I MORTI SONO SEMPRE GLI STESSI!

Noi Comunisti non ci rassegniamo alla fatalità; riteniamo inaccettabile che i lavoratori muoiano sul lavoro per mano di imprenditori spregiudicati che badano solo al proprio profitto sulla pelle degli operai. Vogliamo che l’impianto ex-Ilva di Taranto venga RISANATO SIA DENTRO CHE FUORI.

pci volantino 2019-07-16 - incidente mortale Acciaieria TarantoIl Governo attuale, in continuità con quelli precedenti, considera primarie le ragioni dei capitalisti e non dei lavoratori e cittadini di Taranto. La sottomissione dell’Esecutivo Lega-Movimento5Stelle all’attuale proprietà ArcelorMittal Italia arriva al punto tale da non contrastare con la dovuta autorevolezza il consueto ricatto occupazionale, finalizzato ad ottenere la reintroduzione dell’immunità penale.
In questi anni, lo stabilimento è stato considerato “di interesse strategico nazionale” solo per tutelare i padroni. Noi ci chiediamo: perché proprio un sito di così tanto interesse strategico nazionale resta nelle mani di privati? È normale che questa immensa risorsa non sia gestita direttamente dallo Stato, nell’interesse dell’economia e della salute del territorio tarantino e del Mezzogiorno d’Italia?

Noi COMUNISTI chiediamo da anni la ri-nazionalizzazione della fabbrica siderurgica di Taranto, affinché venga avviata una seria e definitiva azione di manutenzione degli impianti, di messa in sicurezza dei lavoratori e la tanto attesa attività di risanamento ambientale.

Martina Franca, 16 luglio 2019

simbolo pci web

PARTITO COMUNISTA ITALIANO – Sezione “Antonio Gramsci” Martina Franca (TA)

Incontro Pubblico: La Rivoluzione nel Futuro

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lenin_2017“Senza la Rivoluzione d’Ottobre non sarebbe stata possibile la fine del colonialismo e la liberazione di decine di popoli di tutti i continenti” a dirlo fu Fidel Castro nel 20° anniversario dell’assalto al Moncada a Cuba.
A 100 anni dalla Rivoluzione dei Soviet il PCI Martina Franca presenta l’incontro pubblico:

“LA RIVULUZIONE DEL FUTURO”

Sabato 16 dicembre 2017 ore 18 – Sala Consiliare del Comune di Martina Franca

interviene
Giancarlo Girardimemorialista (PCI Taranto)
Salvatore Romeostorico
Ferdinando Dublastorico del movimento operaio
modera
Vincenzo De Giorgio

a seguire Cena Sociale con menú popolare a Km 0 presso le “Cantine Rosato” – Strada Difesa zona M, 17 – Martina Franca.

Per prenotazioni inviare un’email a pci.martina@gmail.com


COMUNICATO STAMPA

La Rivoluzione d’Ottobre cambiò non solo la Russia, ma il mondo intero, segnando la storia del Novecento. Essa è stata un potente acceleratore di profonde trasformazioni nella vita dei popoli, imprimendo una spinta di straordinario vigore alle lotte dei lavoratori in Occidente e alle rivoluzioni anticoloniali nel mondo (Oriente, Africa e America Latina).
I suoi ideali sono ancora oggi spendibili nell’era della crisi economica, globalizzazione, esportazione del sistema occidentale e omologazione capitalistica del mondo?
L’occasione del centenario, su cui non si sono accese le luci dei media, induce a una riflessione non superficiale su un evento che John Reed definì i Dieci giorni che sconvolsero il mondo.
Il Partito Comunista Italiano di Martina Franca, in collaborazione con FGCI e Associazione Culturale Marx 21, ha organizzato Sabato 16 dicembre 2017, alle ore 18.00 nella Sala Consiliare del Comune di Martina Franca, il dibattito “La Rivoluzione nel futuro. A 100 anni dalla Rivoluzione dei Soviet”. Interverranno Giancarlo Girardi – memorialista PCI, Salvatore Romeo – storico e Ferdinando Dubla – storico del movimento operaio. Introdurrà e modererà il dibattito Vincenzo De Giorgio.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.


locandina pci 16-12-2017

Foto del Comizio Elettorale del 04/06/2017 con Mauro ALBORESI

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Immagini le comizio elettorale per le elezioni amministrative del Comune di Martina Franca(TA) 04-06-2017

Interventi di:

★ Franco Massafra (Candidato Sindaco PCI)

★ Franco De Mario (Segretario Regionale PCI Puglia)

★ Mauro Alboresi (Segretario Nazionale del PCI)

Comizio del Segretario Nazionale del PCI Mauro ALBORESI a Martina Franca

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comizio alboresi

COMUNICATO STAMPA

La drammatica situazione lavorativa degli operai del centro siderurgico di Taranto, associata all’irrisolta questione ambientale e all’emergenza sanitaria che coinvolge tutta la provincia Jonica, è tra le priorità del Partito Comunista Italiano, sia locale che nazionale.
Proprio in questo drammatico contesto, nella giornata di domenica, il PCI ha organizzato diverse iniziative per presentare le proposte del partito ai cittadini dei maggiori centri della Provincia, Taranto e Martina Franca, impegnate in questi giorni nella tornata elettorale per il rinnovo delle amministrazioni comunali, e a farlo sarà proprio il segretario nazionale, Mauro Alboresi.

Mauro Alboresi, nato a Bologna nel 1955, ha lavorato dal 1970 al 1985 come operaio metalmeccanico e successivamente come educatore professionale. A partire dal 1985 ha svolto attività sindacale presso la CGIL, come Segretario regionale della Funzione Pubblica Emilia-Romagna (1988-1992), Responsabile nazionale del comparto Socio-Sanitario-Assistenziale-Educativo privato e dell’Ufficio Handicap (1992-1999) e Responsabile regionale del Dipartimento welfare, cooperazione e Terzo Settore (1999-2003).
Dal 2003 è Segretario della Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna con delega alle politiche del welfare, abitative e per la sicurezza, alle riforme istituzionali, al rapporto con le Autonomie Locali, alla contrattazione territoriale, alla Cooperazione e al Terzo Settore.
Nel giugno del 2016 è stato eletto Segretario Nazionale nel congresso fondativo del PCI.Franco De Mario PCI

Alboresi, assieme al Segretario Regionale del PCI Franco De Mario, interverrà al comizio elettorale a sostegno del Candidato Sindaco Franco Massafra, in programma domenica 4 giugno 2017, alle ore 20 in piazza XX Settembre.

A seguire, iscritti, simpatizzanti e sostenitori potranno partecipare alla cena di autofinanziamento che si terrà presso la Casa Vinicola Rosato, in via Difesa 117, zona M.

cena autofinanziamento

Comunicato stampa – Scomparsa Compagno Armando Cossutta

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COMUNICATO STAMPA

Cordoglio per la scomparsa del Compagno Armando Cossutta

La notizia della morte del Compagno Armando Cossutta ci avvilisce e ci addolora fortemente. Ci sentiamo privati della guida ideale che dagli anni della Resistenza ci ha condotti fino ad oggi. Riconosciamo in Armando Cossutta l’esempio di fedeltà agli ideali del Comunismo e l’esempio di alta moralità che ormai risulta morta e sepolta nella politica dei nostri giorni.

Ha sempre lottato per la democrazia e il miglioramento delle classi cosiddette subalterne, ha diretto per anni il Partito Comunista forte dell’esperienza partigiana maturata sui monti con la Brigata Garibaldi e nelle carceri fasciste. Condannato a morte e sfuggito alla fucilazione del plotone d’esecuzione fascista, si è seduto negli scranni del Parlamento per portare avanti le istanza dei lavoratori.

cossutta comizio martina francaCombattivo nelle istituzioni e nel Partito, ha fieramente tenuto alta la bandiera con i simboli del lavoro nonostante la svolta della Bolognina, portando nelle fabbriche e nelle piazze nuova motivazione per il raggiungimento dell’emancipazione operaia.

È vivo il suo ricordo anche perché è stato più volte nella nostra città. Nel 2009 ha scritto la prefazione al libro “da Martina Franca a Mauthausen – diario del partigiano Gregorio” in cui è riportata la vita del partigiano combattente Pietro Carucci.

I Comunisti di Martina Franca si stringono attorno alla famiglia e a tutti i lavoratori, agli sfruttati, agli emarginati che il Compagno Armando Cossutta ha difeso fino all’ultimo giorno della sua vita. Il suo esempio rappresenta per noi la motivazione per andare avanti fino al raggiungimento di  una società in cui non ci sia più lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

“Un uomo che ha donato se stesso per la  causa di giustizia del suo simile può morire solo nelle carni, lo spirito della sua vita vissuta appartiene alla storia.”

Ciao Compagno Cossutta, che la terra ti sia lieve.cossutta a martina franca

I Comunisti di Martina Franca.

Il mondo del lavoro torna in Parlamento

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COMUNICATO STAMPA

IL MONDO DEL LAVORO TORNA IN PARLAMENTO

A distanza di alcuni anni dalla presenza dell’ultimo rappresentante Comunista in Parlamento, siamo orgogliosi che testimonianze dirette del mondo del Lavoro siano tornate all’interno delle istituzioni.

Con commozione abbiamo appreso che i familiari del compianto concittadino Angelo Marotta sono stati accolti nei “palazzi del potere” per testimoniare la tragedia che li colpì quel triste 31 ottobre del 2005 e quanto difficile diventi la vita di chi perde un proprio caro in questo modo così tanto assurdo.

camera dei deputatiEsprimiamo il nostro apprezzamento verso l’iniziativa dell’Associazione 12 giugno che, grazie all’impegno e alla perseveranza del suo Presidente Cosimo Semeraro, è riuscita a portare la questione Taranto e i problemi della sicurezza sui luoghi di Lavoro all’attenzione dei Presidenti delle Camere e del Presidente della Repubblica.

La delegazione, formata tra gli altri da familiari delle vittime del lavoro, ha ribadito il sacrosanto diritto di essere tutelati in quanto parte lesa di un sistema lavorativo che mette al centro di tutto il profitto a scapito della sicurezza e che considera i lavoratori vuoti a perdere di una società che piange due giorni il lutto e poi facilmente dimentica. Sono proprio questi familiari che oltre al danno subiscono anche la beffa, vivendo sulla propria pelle l’umiliazione di anni di processi e mancati risarcimenti, anni di attese che molte volte vengono inghiottiti dalle prescrizioni, anni di sofferenza in cui, oltre alla presenza fisica, manca anche l’apporto economico del proprio caro morto sul lavoro.

Noi Comunisti non ci facciamo tante illusione e vogliamo essere sinceri nell’affermare che probabilmente non seguiranno azioni rivoluzionarie da parte degli interlocutori che hanno conosciuto la famiglia Marotta, non verranno poste le basi per mettere al centro l’uomo e non il profitto e tutto ciò è purtroppo avallato dalle ultime dichiarazioni del Ministro del Lavoro Poletti che vanno in senso completamente contrario.

Ci auguriamo, tuttavia, che l’impegno civile di Angela Marotta e Assunta Terruli, che con grande dignità e umiltà hanno rappresentato la parte migliore della nostra città, ovvero quella degli onesti e dei lavoratori, smuova la coscienza e la ragione di chi di dovere.

Ci stringiamo attorno alla famiglia Marotta e richiediamo con forza che le istituzioni locali si attivino per sostenere tutte le vittime innocenti di questa società malata che prima o poi riusciremo a cambiare.

Viva i lavoratori, viva gli onesti.

Partito Comunista d’Italia – Sezione “Antonio Gramsci” Martina Franca

Incidente mortale Ilva di Taranto 17/11/2015 – Comunicato Stampa

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incidente ilva webCOMUNICATO STAMPA

Incidente mortale Stabilimento Siderurgico Ilva di Taranto 17/11/2015

In una economia mondiale in crisi da otto anni, in un ciclo di sovrapproduzione di acciaio che permane, le morti si presentano puntuali. Sembra un paradosso ma, evidentemente, non lo è. Ci saranno indagini per scoprire cause e responsabilità della morte dell’operaio Cosimo Martucci di soli 48 anni. I giornali ne parleranno per alcuni giorni prima dell’oblio consueto.

Ma, i comunisti si domandano, come sia stato possibile un infortunio come questo anche quando si possono programmare tempi ed esecuzioni dei lavori senza l’affanno della consegna nel mercato?

E’ questo il problema centrale da affrontare in quanto il modo di lavorare ed organizzare il lavoro resta lo stesso da decenni, esso è centrale ma sono solo i lavoratori a rischiare. Essi sono l’anello debole ed al tempo stesso indispensabile della produzione.

Non basta lo sciopero programmato in solidarietà dell’operaio ucciso, occorre che il sindacato e la politica tornino a rappresentare e tutelare la vita, la sicurezza e la salute dei lavoratori entrando direttamente là dove si decide: la fabbrica, il luogo del cambiamento.

Taranto, 17/11/2015

Partito Comunista d’Italia – Federazione di Taranto

Petizione Popolare per intitolare una strada ad Angelo Marotta

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Ernesto Che Guevara in una lettera ai figli Aleida, Hilda, Camilo, Celia ed Ernesto scriveva:

“…siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo: è la qualità più bella di un rivoluzionario”.

 

Sono queste le parole che hanno portato il Partito Comunista di Martina Franca a sentire come profonda ingiustizia la sordità da parte di tutte le Amministrazioni che si sono succedute in questi anni, di qualsiasi colore politico, di fronte alle insistenti richieste da parte nostra di intitolare una strada al concittadino Angelo Marotta.

Tale intitolazione non si configurerebbe solo come una mera azione toponomastica, ma rappresenterebbe il modo migliore per commemorare e onorare Angelo Marotta, operaio che quel triste 31 ottobre 2005 perse la vita mentre effettuava lavori di manutenzione alle condotte fognarie, per garantirne il corretto funzionamento utile alla cittadinanza intera.

Quest’anno, in occasione del decimo anniversario della morte di Angelo Marotta, si sono unite più forze della società come testate giornalistiche, associazioni, movimenti politici e singoli cittadini che hanno dato vita ad una raccolta di firme da presentare all’Amministrazione Comunale al fine di ottenere quanto richiesto da anni.

Invitiamo tutti i cittadini a fare proprie le parole di Ernesto Che Guevara e a sottoscrivere la petizione affinché venga cancellata questa ingiustizia che disonora l’intera città di Martina Franca.

petizione marotta

RENZI ED IL SUO DECRETO SALVA-ILVA : ENNESIMO BLUFF PER TARANTO

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ilva-taranto-2

Il Partito Comunista d’Italia denuncia all’opinione pubblica che anche il Governo Renzi, così come i precedenti governi, sta tentando di prendere in giro i tarantini attraverso il decreto del 24 dicembre 2014 cosiddetto “Salva Ilva”.

E’ evidente che tale decreto, privo di qualsivoglia risorsa economica immediatamente spendibile e adeguata alle concrete necessità della fabbrica, dell’indotto e del territorio, non produrrà alcun effetto positivo riguardo agli obiettivi da raggiungere. E senza risorse, non si potrà procedere ad alcuna bonifica del territorio né all’adeguamento degli impianti lasciando i cittadini e il territorio tarantino in una situazione di emergenza e di totale abbandono.

Infatti tale decreto ha provocato nell’immediatezza effetti ancor più devastanti e ai limiti della legalità:

– Il primo di questi giorni è la chiusura di numerose ditte dell’indotto che hanno applicato procedure di cassa integrazione o di licenziamento perché dalle disposizione contenute nel decreto appare il rischio di non vedere onorati i loro crediti pregressi;

– l’altro è nel passaggio delle attività positive dello stabilimento Ilva a nuove società escludendo tutte le passività e le obbligazioni risarcitorie già accertate dalla magistratura, producendo così ulteriori effetti negativi in quanto cancellerà il diritto ai risarcimenti dei cittadini e non soddisferà i debiti pregressi dell’Ilva;

– infine, questa normativa tende a sviare l’azione della magistratura volta all’individuazione delle responsabilità di una attività colposa e distruttiva di uomini, cose, proprietà e terre che per dimensioni e ricadute coinvolge l’intero territorio regionale e nazionale.

Noi COMUNISTI consideriamo inadeguato e pericoloso il “decreto natalizio del governo Renzi” poiché, come da più parti abbiamo evidenziato ha gravissimi limiti attuativi oltre che mancare di risorse finanziarie certe spendibili, e in tale condizione vengono a minacciate: la libertà di iniziativa economica, il diritto al lavoro, il diritto alla salute e alla vita dei cittadini, gli obblighi di tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori. Condizioni già previste dalle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che vanno tutte immediatamente e contestualmente realizzate nello spazio dei 36 mesi e che con il decreto Renzi non potranno trovare realizzazione.

Noi COMUNISTI condanniamo e combattiamo fermamente l’azione di padroni e dirigenti industriali senza scrupoli, di politici corrotti e governanti distratti che hanno, di fatto, prima regalato a privati la più grande impresa monopolistica dell’acciaio e impedito poi, per propri interessi personali, ogni seria programmazione politica industriale che segnasse in positivo l’intera economia di questa parte vitale della Puglia, del Mezzogiorno e dell’Italia.

Noi COMUNISTI indichiamo ai lavoratori dell’ILVA, delle fabbriche dell’indotto e delle attività di servizio, ai cittadini tutti, di rivendicare in maniera non equivoca la “nazionalizzazione dell’ILVA“ così come avevamo già proposto sin dal novembre 2012 e che andiamo da molto tempo sostenendo.

I presupposti per la nazionalizzazione dell’Ilva esistono tutti, in quanto il settore dell’acciaio è stato dichiarato strategico per l’intera economia nazionale, sino alla dichiarazione di pubblica utilità dello stabilimento di Taranto. Solo trasferendo la responsabilità della gestione programmata e tecnologicamente più avanzata dell’acciaio allo Stato, si potrà porre fine agli interessi speculativi di privati e si potranno contestualmente realizzare le indispensabili bonifiche del territorio.

Ai fantasmagorici e futuristici progetti di sviluppo annunciati da Renzi, che riteniamo non si realizzeranno mai, occorre sostituire una pratica di impegni quotidiani certi, fatta di investimenti economici concreti e lavori materiali di sanificazione del territorio tangibili, di recupero in valori e qualità delle sue diverse potenzialità economiche produttive, insieme con il rafforzamento delle strutture sanitarie di cura, di controllo epidemiologico, prevenzione e riabilitazione rispondenti per strumentazione, efficienza e qualità alle impellenti necessità della popolazione e del territorio.

27/01/2015

PARTITO COMUNISTA d’ITALIA 

FEDERAZIONE DI TARANTO

COMITATO REGIONALE DELLA PUGLIA