Comunicato PCI Martina Franca – Elezioni Amministrative 12 giugno 2022

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COMUNICATO STAMPA – ELEZIONI AMMINISTRATIVE 12 GIUGNO 2022

“Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza”.
Così scriveva Antonio Gramsci sul primo numero de L’Ordine Nuovo. Nel corso degli anni migliaia e migliaia di cittadini e lavoratori sono stati guidati da quelle parole che, ancora oggi, segnano la strada dei Comunisti italiani.

È proprio l’esigenza di riorganizzarsi per rafforzarsi che ha portato il PCI di Martina Franca a non essere presente alle elezioni amministrative del 12 giugno 2022.
Ciò non significa che sospenderemo l’attività politica; al contrario, utilizzeremo la campagna elettorale per rilanciare le nostre proposte e per ricercare nuova linfa e nuovi consensi nella parte più sensibile e attiva della popolazione che, proprio in occasione del periodo elettorale, avverte l’esigenza di una reale alternativa.

Questo sistema elettorale delle elezioni amministrative appiattisce il dibattito politico, sintetizza e semplifica il confronto, punta i riflettori solo sui due schieramenti ritenuti vincenti, emargina le altre proposte e costringe con il ricatto del “voto utile” a convergere sul candidato ritenuto “meno peggio” dell’altro. Per noi che rifiutiamo queste logiche politiche, la competizione delle comunali risulta essere ancora più difficile da sostenere, in quanto richiede forze ed energie enormemente più dispendiose per portare avanti i propri programmi.

Abbiamo tentato sin da subito di costruire un’alternativa, proponendo a Sinistra Italiana di coalizzarci o di convogliare in una lista civica, dichiaratamente di sinistra. Purtroppo però, dopo vari incontri, la proposta è stata rigettata, lasciando quel vuoto a sinistra che nessun candidato o lista presente in questa tornata elettorale potrà colmare. Ci hanno proposto di candidarci all’interno di liste civiche a sostegno del candidato Palmisano, ma in questo caso siamo stati noi a rifiutare, perché avremmo dovuto piegarci a un modo di intendere la pratica politica distante anni luce da quello che il nostro partito incarna. Sarebbe stato un suicidio politico per noi, una macchia indelebile sulla nostra integrità e coerenza politica e questo ci sentiamo di dichiararlo con estrema convinzione perché, se per noi i fatti sono importanti, lo sono allo stesso modo le parole.
Non a caso, infatti, la coalizione di Gianfranco Palmisano ha definitivamente accantonato il sostantivo “sinistra” o “centrosinistra”, a favore della denominazione “moderati e progressisti”. Non avrebbero potuto fare altrimenti per agevolare l’ingresso in coalizione di esponenti provenienti dalla destra più estrema, da ex leghisti a fuoriusciti da fratelli d’Italia e da Idealista-Forza Italia.

Come avremmo potuto condurre la campagna elettorale al fianco di chi ha fatto dell’incoerenza politica la propria bandiera? La coerenza che ci contraddistingue non è condivisa da chi oggi è candidato e il passaggio da uno schieramento all’altro è all’ordine del giorno, tanto da farci ritenere a forte rischio la stabilità della prossima legislatura per possibili clamorosi ribaltoni, a prescindere da chi verrà eletto sindaco. Il trasformismo politico ha segnato tutte le liste in competizione, i transfughi potrebbero tornare all’ovile in ogni momento e nessuna giunta potrà dormire sogni tranquilli.

Alla luce di tutto ciò, rilanciamo l’idea di un movimento a Sinistra che abbia come obiettivo la costruzione di un’alternativa valida, propositiva e coordinata, per una città realmente progressista e che inizi già a lavorare per la prossima tornata elettorale.
Invitiamo tutti i compagni, i cittadini e i lavoratori, che in queste elezioni non si sentono rappresentati, a contattare il PCI e, rifacendoci come al principio alle parole di Gramsci, diciamo: “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo”.

Martina Franca, 20 maggio 2022

Segreteria cittadina PCI Martina Franca

simbolo pci web

Comunicato Stampa – Analisi del voto Elezioni Amministrative 2017 Martina Franca

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COMUNICATO STAMPA

Alla luce dei risultati delle elezioni amministrative dell’undici giugno, la Segreteria del Partito Comunista Italiano ritiene giusto esprimere alcune considerazioni.
Rispetto al 2012, a parità di elettori, questo primo turno delle elezioni comunali registra un -4% dei votanti, corrispondente a circa 1600 cittadini che hanno deciso di non votare. Questo primo dato ci porta a pensare che il disinteresse della popolazione martinese verso la politica ricalca a grandi linee l’andamento nazionale che vede crescere sempre di più l’astensionismo e l’indifferenza.
elezioni-schedeDei 29400 votanti, è assolutamente chiaro come l’elettorato si sia concentrato esclusivamente su tre coalizioni, e questo è confermato anche dall’esigua distanza, in termini numerici, che c’è tra i rispettivi candidati sindaci.
Al netto di una fetta consistente di voti nulli e non espressi, il restante 6% circa di voti validi è ripartita tra i candidati sindaci che sono stati sostenuti da una sola lista. Riteniamo che l’inganno del voto utile abbia condizionato fortemente la scelta dei cittadini, premiando le coalizioni prima ancora dei programmi presentati.
In questo contesto, il PCI registra un dato non soddisfacente, attestandoci su percentuali di pura testimonianza, che mal si conciliano con l’attività politica che svolgiamo giornalmente in città. Crediamo che la società martinese non sia pronta ad accogliere indirizzi di governo rivoluzionari e, soprattutto, di Sinistra. Le ideologie, che rappresentano diversi modi di assegnare un senso alla storia e alla politica, sono state cancellate dal favoritismo, dal clientelismo e quindi da una sostanziale rinuncia all’assegnazione di un “senso” alla vita pubblica. Una cosa è certa, analizzando i risultati elettorali, delle tre coalizioni che hanno preso più voti, due appartengono a formazioni di destra e questo dimostra ulteriormente come una vera Rivoluzione a Martina sia, almeno per ora, molto difficile da realizzare.
Registriamo, inoltre, un arretramento della coalizione guidata dall’ex sindaco Ancona, che passa dal quasi 41% al 30%, perdendo 11 punti percentuali rispetto al 2012 e allo stesso modo il PD perde 800 preferenze di lista.
Riteniamo che questa perdita di consenso sia determinata da due fattori: la politica nazionale del partito democratico, totalmente a favore dei potentati finanziari, al servizio delle multinazionali e delle banche e sempre più lontana dai bisogni reali del popolo, e la politica locale dell’amministrazione Ancona che, in molte occasioni, si è dimostrata sorda alle istanze della comunità e non ha portato a termine il programma amministrativo del 2012.
Se guardiamo alle altre formazioni maggioritarie, ci troviamo di fronte a due destre diverse, ma allo stesso tempo complementari. Da una parte, la destra più estrema che sostiene Pulito e che si fa portavoce di politiche dell’intolleranza, dell’odio, del razzismo e della violazione di diritti dell’uomo, così come sta avvenendo in queste ore a livello nazionale per l’introduzione dello “Ius Soli”; dall’altra, una destra che si reputa più centrista, che sostiene Pizzigallo e che si accompagna a partiti trasformisti, paragonabili alla Palude del periodo della Rivoluzione francese, pronti a schierarsi in base a meri interessi di parte. In definitiva, ci troviamo di fronte a tutto ciò che rappresenta l’antitesi, nella maniera più assoluta, del Partito Comunista Italiano e dei principi a cui ci ispiriamo.
manifesto candidatiIn un quadro così incerto, non potevamo certo immaginare una gestione scadente e a tratti dilettantistica della macchina elettorale. Basti pensare che all’interno di alcuni seggi si sia creata una situazione vergognosa, con presidenti incompetenti costretti a giustificare a posteriori verbali acquisiti dalla commissione elettorale. A 5 giorni dallo scrutinio non è ancora ben chiaro chi è il candidato che sarà impegnato nel ballottaggio contro Eligio Pizzigallo. Sul sito del Comune i risultati definitivi sono incompleti ed i candidati sono costretti a rivolgersi al Tar per vedere confermati i propri voti. In conclusione, siamo di fronte ad una gestione completamente inadeguata ai tempi che viviamo.
Riteniamo che ogni cittadino abbia il diritto di veder riconosciuto il proprio voto e pertanto auspichiamo una rapida soluzione della vicenda. Tuttavia, non possiamo non evidenziare l’incoerenza del partito democratico che, in nome del diritto costituzionale, ricorre al Tar e istruisce un’interrogazione parlamentare per difendere 30 voti, ma allo stesso tempo si fa promotore di una nuova legge elettorale che istituisce alte soglie di sbarramento, calpestando il diritto dei milioni di cittadini italiani che votano partiti minori. Inoltre, non possiamo tacere sul fatto che nessuno dei parlamentari firmatari della stessa interrogazione sia stato così celere in occasione di gravi incidenti all’interno di fabbriche o per chiedere spiegazione all’Electrolux, dopo il licenziamento del lavoratore Augustin Breda, solo perché denunciava condizioni di lavoro dannose per la salute.
Questo atteggiamento autoreferenziale crea una barriera insormontabile con la vera Sinistra e, alla luce di quanto fin qui dichiarato, appare evidente che al ballottaggio il Partito Comunista Italiano non sosterrà nessuna delle realtà in campo, qualunque essa sia. Ormai cresce sempre più la distanza tra ciò che riteniamo sia necessario fare per una comunità e quanto viene proposto da tutti gli altri.
Noi, nel ringraziare le elettrici e gli elettori che ci hanno votato, chi si è riconosciuto nel nostro progetto, siamo impegnati sin d’ora a dare vita ad una coerente iniziativa politica sul territorio.

Martina Franca, 16 giugno 2017

Partito Comunista Italiano
Sezione “Antonio GRAMSCI” di Martina Franca

Foto del Comizio Elettorale del 04/06/2017 con Mauro ALBORESI

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Immagini le comizio elettorale per le elezioni amministrative del Comune di Martina Franca(TA) 04-06-2017

Interventi di:

★ Franco Massafra (Candidato Sindaco PCI)

★ Franco De Mario (Segretario Regionale PCI Puglia)

★ Mauro Alboresi (Segretario Nazionale del PCI)

Comizio del Segretario Nazionale del PCI Mauro ALBORESI a Martina Franca

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comizio alboresi

COMUNICATO STAMPA

La drammatica situazione lavorativa degli operai del centro siderurgico di Taranto, associata all’irrisolta questione ambientale e all’emergenza sanitaria che coinvolge tutta la provincia Jonica, è tra le priorità del Partito Comunista Italiano, sia locale che nazionale.
Proprio in questo drammatico contesto, nella giornata di domenica, il PCI ha organizzato diverse iniziative per presentare le proposte del partito ai cittadini dei maggiori centri della Provincia, Taranto e Martina Franca, impegnate in questi giorni nella tornata elettorale per il rinnovo delle amministrazioni comunali, e a farlo sarà proprio il segretario nazionale, Mauro Alboresi.

Mauro Alboresi, nato a Bologna nel 1955, ha lavorato dal 1970 al 1985 come operaio metalmeccanico e successivamente come educatore professionale. A partire dal 1985 ha svolto attività sindacale presso la CGIL, come Segretario regionale della Funzione Pubblica Emilia-Romagna (1988-1992), Responsabile nazionale del comparto Socio-Sanitario-Assistenziale-Educativo privato e dell’Ufficio Handicap (1992-1999) e Responsabile regionale del Dipartimento welfare, cooperazione e Terzo Settore (1999-2003).
Dal 2003 è Segretario della Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna con delega alle politiche del welfare, abitative e per la sicurezza, alle riforme istituzionali, al rapporto con le Autonomie Locali, alla contrattazione territoriale, alla Cooperazione e al Terzo Settore.
Nel giugno del 2016 è stato eletto Segretario Nazionale nel congresso fondativo del PCI.Franco De Mario PCI

Alboresi, assieme al Segretario Regionale del PCI Franco De Mario, interverrà al comizio elettorale a sostegno del Candidato Sindaco Franco Massafra, in programma domenica 4 giugno 2017, alle ore 20 in piazza XX Settembre.

A seguire, iscritti, simpatizzanti e sostenitori potranno partecipare alla cena di autofinanziamento che si terrà presso la Casa Vinicola Rosato, in via Difesa 117, zona M.

cena autofinanziamento

Per una nuova politica energetica nazionale il 17 aprile 2016 VOTA SI

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Per una nuova politica energetica nazionale

Al Referendum del 17 aprile 2016 – VOTA Sì

Il Referendum abrogativo del 17 aprile chiama gli italiani ad esprimersi su un semplice quesito: quale durata dovrà avere la concessione per l’estrazione del petrolio per le piattaforme all’interno delle 12 miglia dalla costa?

Se vince il NO, la concessione è valida fino al completo esaurimento del giacimento. Se vince il SI, la durata sarà limitata alla data concordata in sede di concessione. Ulteriori nuove concessioni non sono ammesse.

Tutto qui? Assolutamente no! …E allora: Cosa c’è realmente in gioco?

tramonto dei fossili no trivCon questo Referendum possiamo provare ad invertire la scellerata politica energetica nazionale verso una direzione sostenibile per gli uomini e l’ambiente. Con il voto del 17 aprile possiamo opporci all’assurda teoria, formulata da economisti e politici, secondo cui l’attività economica deve essere anteposta ad ogni cosa, anche alla salute e all’ambiente in cui viviamo.

Vogliamo rifiutare la vile leva del RICATTO OCCUPAZIONALE, utilizzata indiscriminatamente da governo e grandi industrie per giustificare qualsiasi scempio ambientale e attentato alla salute dei cittadini. NON È UN CASO CHE PROPRIO ESPONENTI DEL GOVERNO INVITINO I CITTADINI A DISERTARE LE URNE PERCHÈ UN’EVENTUALE VITTORIA DEL SI FAREBBE PERDERE POSTI DI LAVORO.

Siamo all’assurdo. L’ITALIA È QUEL PAESE CHE SMANTELLA LO STATUTO DEI LAVORATORI, RENDENDOLI TUTTI PIÙ PRECARI, MENTRE GARANTISCE LO SFRUTTAMENTO A “TEMPO INDETERMINATO” DEI GIACIMENTI DI IDROCARBURI!

I COMUNSTI invitano i cittadini a VOTARE Sì al Referendum del 17 aprile 2016:

* per indicare una nuova politica energetica nazionale, favorendo il graduale abbandono dei combustibili fossili a fronte di maggiori investimenti sulle fonti rinnovabili;

* per non regalare alle multinazionali del petrolio il nostro mare;

* per una politica del lavoro ecosostenibile ed ecocompatibile;

* per anteporre alla logica del profitto la Salute, l’Ambiente ed il Lavoro.

locandina referendum notriv PCDI

Per una nuova politica energetica nazionale il 17 aprile 2016 VOTA SI

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Per una nuova politica energetica nazionale

Al Referendum del 17 aprile 2016 – VOTA Sì

Il Referendum abrogativo del 17 aprile chiama gli italiani ad esprimersi su un semplice quesito: quale durata dovrà avere la concessione per l’estrazione del petrolio per le piattaforme all’interno delle 12 miglia dalla costa?

Se vince il NO, la concessione è valida fino al completo esaurimento del giacimento. Se vince il SI, la durata sarà limitata alla data concordata in sede di concessione. Ulteriori nuove concessioni non sono ammesse.

Tutto qui? Assolutamente no! …E allora: Cosa c’è realmente in gioco?

tramonto dei fossili no trivCon questo Referendum possiamo provare ad invertire la scellerata politica energetica nazionale verso una direzione sostenibile per gli uomini e l’ambiente. Con il voto del 17 aprile possiamo opporci all’assurda teoria, formulata da economisti e politici, secondo cui l’attività economica deve essere anteposta ad ogni cosa, anche alla salute e all’ambiente in cui viviamo.

Vogliamo rifiutare la vile leva del RICATTO OCCUPAZIONALE, utilizzata indiscriminatamente da governo e grandi industrie per giustificare qualsiasi scempio ambientale e attentato alla salute dei cittadini. NON È UN CASO CHE PROPRIO ESPONENTI DEL GOVERNO INVITINO I CITTADINI A DISERTARE LE URNE PERCHÈ UN’EVENTUALE VITTORIA DEL SI FAREBBE PERDERE POSTI DI LAVORO.

Siamo all’assurdo. L’ITALIA È QUEL PAESE CHE SMANTELLA LO STATUTO DEI LAVORATORI, RENDENDOLI TUTTI PIÙ PRECARI, MENTRE GARANTISCE LO SFRUTTAMENTO A “TEMPO INDETERMINATO” DEI GIACIMENTI DI IDROCARBURI!

I COMUNSTI invitano i cittadini a VOTARE Sì al Referendum del 17 aprile 2016:

* per indicare una nuova politica energetica nazionale, favorendo il graduale abbandono dei combustibili fossili a fronte di maggiori investimenti sulle fonti rinnovabili;

* per non regalare alle multinazionali del petrolio il nostro mare;

* per una politica del lavoro ecosostenibile ed ecocompatibile;

* per anteporre alla logica del profitto la Salute, l’Ambiente ed il Lavoro.

locandina referendum notriv PCDI

Referendum trivelle in mare del 17 aprile 2016 – I Comunisti per il SI

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Referendum abrogativo del 17 aprile 2016 – I Comunisti martinesi per il “Sì”

locandina referendum notriv PCDI

A pochi giorni dalle urne, solo una modesta parte di cittadini italiani sono consapevoli che il 17 aprile 2016 si deciderà con voto popolare non solo il futuro dell’ecosistema marino ma anche delle politiche energetiche nazionali. Eppure questo argomento dovrebbe interessare quantomeno i milioni di abitanti in riva ai 7.500 chilometri di litorale costiero che dovranno decidere se rinunciare “a tempo indeterminato” al proprio panorama marittimo a fronte di stabilimenti petroliferi atti all’estrazione di idrocarburi.

Il Partito Comunista d’Italia, sezione di Martina Franca, denuncia l’indifferenza verso queste consultazioni da parte delle Istituzioni a tutti i livelli, le stesse che richiamano i cittadini al diritto-dovere del voto solo nelle occasioni di scelta della rappresentanza, per la spartizione di poltrone e potere.

Noi Comunisti siamo pronti al confronto sui temi ambientali, così come già dimostrato in occasione della vicenda Ilva di Taranto, essendo stati i primi ad indicare, già nel novembre del 2012, la via dell’espropriazione per pubblica utilità dello stabilimento siderurgico. Aderiamo, quindi, con convinzione all’appello della sezione ANPI “fratelli Carucci” di Martina Franca e delle altre associazioni firmatarie sperando che sia sempre più nutrito il fronte di cittadini che si ribellano alla logica capitalistica di sfruttamento della natura per il profitto a tutti i costi.

Il referendum sulle attività estrattive di petrolio in mare rappresenta anche una riappropriazione da parte dei cittadini di temi importanti, per ribadire la contrarietà a decisioni che sempre più spesso vengono rilegate ad emendamenti inseriti in maniera sommessa e celata all’interno di altre leggi. È questo il caso della legge di stabilità votata alla vigilia delle festività natalizie (23 dicembre 2015) che ha avuto il compito di far saltare alcuni quesiti referendari in difesa dell’ambiente, già al vaglio della Cassazione.

Il prossimo 17 aprile saremo quindi chiamati a esprimerci sull’abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell’articolo 6 del d.lgs. n. 152 del 2006, limitatamente alle parole: “Per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale” ovvero per vietare che nuove autorizzazioni all’estrazione di idrocarburi abbiano “durata a vita del giacimento” e far sì che le imprese già operanti abbiano i titoli a scadenza, secondo le tempistiche dei programmi di lavoro approvati con le autorizzazioni e secondo la previgente normativa.

La vittoria del Sì al Referendum contro le trivelle non metterà in discussione “le attività di manutenzione finalizzate all’adeguamento tecnologico necessario alla sicurezza degli impianti e alla tutela dell’ambiente, nonché le operazioni finali di ripristino ambientale” così come sbandierato dai detrattori del referendum, in quanto le stesse non sono oggetto di abrogazione.

Si evidenzia che la vittoria del Sì non taglierà i posti di lavoro al settore “petrolifero”, tutt’altro, consentirà di avviare progetti di riconversione/ristrutturazione della filiera produttiva dell’Oil&Gas e porrà le basi per rielaborare le strategie economiche del settore energetico che ci auguriamo vadano verso l’utilizzo di fonti rinnovabili ed ecosostenibili.

I Comunisti martinesi sono impegnati attivamente nella campagna referendaria al fianco delle buone iniziative che possano salvaguardare il lavoro, l’ambiente e la Salute e invitano le altre associazioni, i sindacati e i partiti politici ad unirsi all’appello dell’ANPI per promuovere le ragioni del SI al Referendum in difesa del nostro amato mare.

Lettera Aperta: rispettare la Costituzione e ripristinare il Diritto di Opinione

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La Segreteria Cittadina del PDCI ha inviato in data odierna una Lettera Aperta al Prefetto di Taranto, al Sindaco di Martina Franca e alla Popolazione, di seguito il testo:

Lettera aperta

A Sua Eccellenza Prefetto di Taranto Dott. Umberto GUIDATO

Al Sig. Sindaco del Comune di Martina Franca Dott. Francesco ANCONA

*** e p.c.

Ai Sig.ri Assessori e ai Sig.ri Consiglieri Comunali del Comune di Martina Franca

Ai Partiti Politici, alle Organizzazioni Sindacali, alle Associazioni Culturali e Sportive di Martina Franca

Alla Popolazione di Martina Franca

 

Oggetto: Invito al rispetto della Costituzione Italiana e all’immediato ripristino del Diritto di Opinione

Egregi Signori,

i governi di “larghe intese” che si stanno succedendo alla guida della nazione stanno producendo provvedimenti che di fatto limitano l’esercizio dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione Repubblicana, nata dalla gloriosa Resistenza al fascismo.

Adducendo motivi legati alla riduzione delle spese a carico dello stato, sono stati mascherati provvedimenti che non producono effettivo risparmio, ma limitano fortemente la partecipazione democratica dei cittadini e delle formazioni attraverso le quali essi si organizzano.

In questo contesto rientrano sia la finta riforma delle Provincie, che in realtà non sono state abolite, conservando di fatto tutte le funzioni e di conseguenza producendo gli stessi costi, sia la proposta di riforma del Senato, anch’essa inefficace dal punto di vista economico e burocratico, presentando entrambe come unica differenza il fatto che i cittadini non possano più scegliere direttamente i propri rappresentanti.

Non da ultimo, il provvedimento della legge di stabilità 2014 recante “modifiche legislative in materia di procedimenti elettorali”, nel quale viene abolita la cosiddetta propaganda elettorale indiretta, cioè la possibilità di diffondere proposte e suggerimenti da parte di associazioni e organizzazioni di cittadini che operano attivamente sui territori.

Risulta evidente come sia in atto un’azione che mira a limitare sempre più gli spazi di democrazia partecipata dei cittadini e ciò rappresenta l’anticamera di svolte autoritarie che l’Italia ha già conosciuto e che hanno portato al disastro economico e sociale del Paese.

La segreteria cittadina di Martina Franca del Partito dei Comunisti Italiani:

denuncia con forza questo tentativo di superare i Diritti Costituzionali attraverso leggi ordinarie prodotte da Governi e Parlamento ILLEGITTIMI, come stabilito con sentenza della Corte Costituzionale;

avanza formale protesta a S.E. Prefetto di Taranto, in qualità di Rappresentante del Governo a livello provinciale, al fine di inoltrare al Governo Nazionale la nostra opposizione politica a tali provvedimenti che richiamano le “leggi speciali fasciste”;

richiede al Sindaco di Martina Franca, in qualità di Ufficiale del Governo, anche in virtù dell’approssimarsi delle consultazioni elettorali di maggio, di attivarsi con immediatezza per assicurare a tutti i cittadini, alle associazioni e organizzazioni, la possibilità di esprimere il proprio pensiero e opinione tramite “la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21 della costituzione)”, comprese le affissioni murarie negli spazi consentiti, mettendo a disposizione e in maniera gratuita le strutture comunali.

Confermiamo a tutti i Lavoratori e a tutta la Popolazione l’impegno dei Comunisti Italiani nel favorire il progresso materiale e spirituale della società, nel difendere la Costituzione e nell’opporci a qualsiasi minaccia reazionaria. IL FASCISMO NON PASSERÀ.

Confidando nel senso democratico di tutti coloro ai quali è indirizzata questa lettera, chiediamo sostegno, impegno e condivisione, al fine di rimuovere gli ostacoli alla Libertà e alla Democrazia.

Cordiali Saluti.

Martina Franca, 02/05/2014

Il Segretario del Partito dei Comunisti Italiani di Martina Franca (TA)

Francesco Massafra

lettera aperta pdci 02-05-2014È possibile scaricare la lettera aperta in formato pdf cliccando qui.

foto e video – INGROIA a TARANTO 14/02/2013

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VIDEO INTEGRALE INTERVENTO ANTONIO INGROIA A TARANTO (14/02/2013)

CAPITOLI DEL FILMATO: (clicca sul link per vedere i singoli capitoli dell’intervento):

FOTO:

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