Adesione al Comitato contro le Riforme Costituzionali e Italicum di Martina Franca

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costituzione italianaCOMUNICATO DI ADESIONE AL COMITATO CONTRO LA RIFORMA COSTITUZIONALE E ALLA LEGGE ELETTORALE “ITALICUM”

Il prossimo autunno, il popolo italiano sarà chiamato a confermare o rifiutare le modifiche alla Costituzione, proposte dal governo Renzi. Il “nuovo” modello che ci viene proposto ridisegna, in chiave decisamente centralizzata e antidemocratica, l’architettura della nostra Repubblica. Ciò che risulta ancora più rivoltante è che la Carta Costituzionale, nonché la legge elettorale, siano modificate a colpi di maggioranza da un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale nel 2013 dalla Corte Costituzionale.

L’attuale assetto istituzionale, che prevede una serie di pesi e contrappesi per evitare la concentrazione di troppi poteri in capo ad una sola carica, viene sovvertito da un sistema di “premierato assoluto” che concentra nelle mani del Governo e del suo capo poteri esecutivi e legislativi. La centralità del Parlamento, posta dai padri Costituenti a presidio delle libertà dei cittadini, viene drasticamente ridimensionata e la Camera dei Deputati, unica Camera che potrà votare la fiducia, viene ricondotta alla funzione di ratifica dei provvedimenti del Governo.

L’Italicum, ovvero la legge elettorale partorita per modificare il porcellum incostituzionale, non è accettabile poiché aggredisce i fondamenti della democrazia repubblicana e ferisce uno dei principi che non può essere oggetto di revisione costituzionale: quello dell’eguaglianza dei cittadini. Se vincerà il “SI”, verrà reintrodotto nel nostro Paese un sistema di governo basato sul partito unico, riportando la nazione ai tempi del ventennio fascista quando, similmente a quanto previsto dal provvedimento creato da Renzi, la legge Acerbo consentì l’avvento di un partito unico al governo, attribuendo nelle elezioni del 1924 una maggioranza garantita al “listone”.

A completare questo quadro desolante, c’è l’atteggiamento irriverente dei componenti del Governo verso chi la pensa diversamente. Sono inqualificabili le dichiarazioni del Ministro Boschi di accomunare fascisti e Partigiani; farebbe meglio a pensare al colossale conflitto di interessi che la coinvolge.

Non è da meno il suo capo, il Presidente del Consiglio Renzi che, oltre a farci ribrezzo con le sue dichiarazioni, ci fa ridere quando afferma che con la vittoria del “NO” al Referendum “l’Italia sarà il paradiso degli inciuci”; proprio lui che nasce da una congiura di palazzo in combutta con l’ex Presidente della Repubblica Napolitano e che attualmente regge la sua maggioranza con i voti di Alfano e Verdini.

Siamo convinti, pertanto, che l’unica ancora di salvezza per questa nazione sia rappresentata dalla vittoria del fronte del “NO” al Referendum. Noi Comunisti ci schieriamo dalla parte dei Partigiani che, saggiamente, hanno dimostrato di anteporre la difesa della Democrazia e della Libertà a ogni tentativo di delegittimazione.

Aderiamo al Comitato cittadino per il “NO” e il 2 giugno saremo in piazza Maria Immacolata con la Sezione ANPI “Fratelli Carucci”, per rafforzare la schiera di chi si oppone alla deriva autoritaria e per salvaguardare i diritti conquistati con forza e coraggio di migliaia di Donne e Uomini, animati da grandi sentimenti di amore per questa nazione.

Viva la Repubblica, Viva la Costituzione Italiana, Viva i Partigiani.

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La Segreteria Cittadina del Partito Comunista d’Italia – Sezione “Antonio Gramsci” di Martina Franca

Adesione al Comitato contro le Riforme Costituzionali e Italicum di Martina Francaultima modifica: 2016-05-29T03:12:24+02:00da pci-martina
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