Incidente mortale Ilva di Taranto 17/11/2015 – Comunicato Stampa

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Incidente mortale Stabilimento Siderurgico Ilva di Taranto 17/11/2015

In una economia mondiale in crisi da otto anni, in un ciclo di sovrapproduzione di acciaio che permane, le morti si presentano puntuali. Sembra un paradosso ma, evidentemente, non lo è. Ci saranno indagini per scoprire cause e responsabilità della morte dell’operaio Cosimo Martucci di soli 48 anni. I giornali ne parleranno per alcuni giorni prima dell’oblio consueto.

Ma, i comunisti si domandano, come sia stato possibile un infortunio come questo anche quando si possono programmare tempi ed esecuzioni dei lavori senza l’affanno della consegna nel mercato?

E’ questo il problema centrale da affrontare in quanto il modo di lavorare ed organizzare il lavoro resta lo stesso da decenni, esso è centrale ma sono solo i lavoratori a rischiare. Essi sono l’anello debole ed al tempo stesso indispensabile della produzione.

Non basta lo sciopero programmato in solidarietà dell’operaio ucciso, occorre che il sindacato e la politica tornino a rappresentare e tutelare la vita, la sicurezza e la salute dei lavoratori entrando direttamente là dove si decide: la fabbrica, il luogo del cambiamento.

Taranto, 17/11/2015

Partito Comunista d’Italia – Federazione di Taranto

Attentati Parigi, PCdI: solidali con vittime terrorismo, fermare politiche di guerra

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Attentati Parigi, PCdI: solidali con vittime terrorismo, fermare politiche di guerra

Il Partito Comunista d’Italia esprime solidarietà e vicinanza a tutto il popolo francese, colpito da una terribile serie di attentati terroristici. Ancora una volta la barbarie senza scrupoli ha colpito cittadini inermi. Dopo l’abbattimento dell’aereo russo nei cieli egiziani e le bombe nella periferia sud di Beirut, oggi le mani assassine dell’Isis hanno colpito la capitale francese.

A tutte le donne e gli uomini vittime di questa barbarie va la nostra solidarietà. Oggi è il giorno del silenzio e del rispetto verso i morti e i feriti, ma l’Occidente si deve interrogare sulle disastrose politiche che in questi anni hanno portato caos e violenza in tutto il Medioriente, negando a quei popoli ogni legalità e diritti. Da questo si deve ripartire se si vuole costruire una pace duratura, giusta e rispettosa dei diritti dei popoli, sola condizione in grado di prosciugare le frustrazioni e la miseria in cui si abbevera il mostro del terrorismo.

I comunisti d’Italia lottano per un cambiamento della politica estera del governo Renzi, succube della Nato – alleanza militare fautrice di guerre – e legato a governi razzisti e antidemocratici come quello turco, saudita e israeliano e l’immediato embargo della vendita di armi verso questi paesi. Il Pcdi si sente impegnato nei prossimi giorni a lanciare in tutta Italia una campagna di iniziative per combattere ogni velleità di fare delle religioni strumento di estremismi, divisioni e violenza e contro ogni tentativo di svolta autoritaria per la difesa della democrazia.

(Comunicato della Segreteria Nazionale del Partito Comunista d’Italia)

Targa commemorativa ad Angelo Marotta

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TARGA COMMEMORATIVA AD ANGELO MAROTTA

Il 31 ottobre 2015 l’Amministrazione Comunale di Martina Franca ha deciso, finalmente, di porre in viale stazione una targa per commemorare Angelo Marotta, operaio morto tragicamente il 31 ottobre del 2005 durante operazioni di manutenzione della rete fognaria.

Noi Comunisti martinesi accogliamo positivamente questa iniziativa dell’Amministrazione Comunale, ma non possiamo ritenerci completamente soddisfatti.

Pensiamo, infatti, che a distanza di dieci anni da quel tragico evento non sia stata ancora compiuta l’unica azione possibile per saldare il debito morale nei confronti del nostro concittadino, vale a dire l’intitolazione del tratto stradale in cui si verificò la morte di Angelo Marotta.

Durante la cerimonia di scopertura della targa, gli stessi famigliari di Marotta hanno consegnato direttamente nelle mani del Sindaco Franco Ancona i documenti della petizione popolare per l’intitolazione della strada.

Sono state raccolte 1207 firme, di cui circa 600 solo dal Partito Comunista d’Italia e sono firme che pesano moralmente come macigni sulle coscienze delle autorità politiche, militari e religiose che sono intervenute alla cerimonia, ma che hanno taciuto in tutti questi anni.

Nel decimo anniversario dell’accaduto ci saremmo aspettati il pieno accoglimento della nostra richiesta di intitolazione della strada. A nulla valgono le giustificazioni avanzate negli anni passati circa l’applicazione del regolamento toponomastico comunale e l’atteggiamento evasivo della Prefettura di Taranto di fronte all’istanza, scritta e protocollata, di deroga come previsto della normativa vigente.

Per tale motivo continueremo a richiedere con forza ciò che è giusto e nella prossima settimana provvederemo a protocollare ufficialmente le firme raccolte assieme ad altre forze politiche e associative del territorio. L’Amministrazione Comunale dovrà provvedere con sollecitudine a rispettare la volontà popolare.

Inoltre, rilanciamo l’appello lanciato dal Sig. Cosimo Semeraro, Presidente dell’Associazione 12 giugno di Taranto, affinchè i famigliari delle vittime del lavoro non vengano abbandonate e che vengano poste in atto tutte le procedure necessarie a garantire l’onorabilità e il sostentamento delle famiglie colpite dalla disgrazia.

Infine, richiediamo che vengano salvaguardate le eccellenze del nostro territorio e che in particolar modo vengano sostenute le attività meritorie dell’Associazione Sine Cura Lab che ha svolto un encomiabile lavoro di diffusione della cultura della sicurezza all’interno delle scuole primarie di Martina Franca.

Martina Franca, 01/11/2015

Segreteria Partito Comunista d’Italia – Sezione “Antonio Gramsci” – Martina Franca