21 gennaio 2015 – Ricostruire il Partito Comunista per il bene dell’Italia

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Simbolo Partito Comunista d'Italia

“Nei giorni scorsi centinaia di compagne e compagni hanno affollato il Centro Congressi Cavour di Roma per dimostrare la loro adesione convinta ad un progetto di ricostruzione di un soggetto politico comunista unitario e rinnovato. Un apporto prezioso ai processi unitari a sinistra a cui i comunisti organizzati in partito devono portare il loro contributo”.

Con queste parole Cesare Procaccini, segretario nazionale PDCI, annuncia la nascita del Partito Comunista d’Italia. Il PdCI (Partito dei Comunisti Italiani) “ritorna al futuro” e, a seguito di un processo di riorganizzazione e rilancio dell’attività politica organizzata degli operai italiani, riacquisisce il nome che esattamente 94 anni fa venne dato al partito di Antonio Gramsci e Amedeo Bordiga nello storico congresso di Livorno.

A distanza di alcuni anni dalla sciagurata scelta di chiudere l’esperienza del Partito Comunista Italiano e all’epilogo del renzismo a cui sono giunti i fautori di quella “svolta”, i Comunisti riaffermano la loro volontà di essere parte delle dinamiche della società e di essere il soggetto rivoluzionario del cambiamento autentico.

cesare procaccini con fosco giannini

nella foto: Comp. Fosco Giannini (a sinistra) e Comp. Cesare Procaccini (a destra)

Nella relazione introduttiva di Fosco Giannini (segreteria nazionale PDCI), tenuta all’assemblea nazionale per ricostruire il Partito Comunista, viene esaminata la situazione geopolitica attuale: “Siamo di fronte ad un’Unione Europea dai sempre più chiari caratteri iperliberisti, antidemocratici, antipopolari e antioperai che richiede la messa in campo di un lungo ciclo di lotte sociali, nazionali e sovranazionali, per il quale i partiti comunisti d’Europa e il Partito Comunista possono e debbono svolgere – assieme alle altre forze di sinistra – un ruolo centrale. Un ruolo storico.

Siamo di fronte ad un nano capitalismo italiano, tanto straccione quanto ferocemente antioperaio, che chiede il ritorno ad una lotta di classe dispiegata nell’intero Paese e condotta dal movimento operaio assieme agli studenti e ai disoccupati, con i comunisti protagonisti di questa lotta. Questi sono i compiti a cui ci chiama la fase; i compiti dei comunisti, il ruolo sociale e politico che ci proponiamo di svolgere, il compito che consegna un senso pieno al progetto della ricostruzione del Partito Comunista in Italia!

Chi vuole abbandonare la lotta, chi vuole desistere da questo nostro progetto comunista e rivoluzionario, si accomodi pure nel già affollatissimo treno rosa-pallido che ha deragliato storicamente, uscendo dalla lotta per il socialismo. Starà in moderata e mesta compagnia.

Noi continuiamo a combattere, continuiamo a lavorare per ciò che sentiamo profondamente giusto, per quello stesso progetto per il quale dette la vita il compagno Antonio Gramsci e tutti i comunisti e gli antifascisti del nostro Paese: costruire l’unità della sinistra di classe, costruire un fronte di sinistra e di popolo, ricostruire il Partito Comunista in Italia!”.

pino sgobio

Comp. Pino Sgobio

Il 21 gennaio 2015, alle ore 18, presso la Sezione “Antonio Gramsci” in via la favorita 20 a Martina Franca, si “ritorna al futuro” con un incontro pubblico dal titolo “Ricostruire il Partito Comunista per il bene dell’Italia” al quale parteciperanno Franco MASSAFRA, segretario cittadino del PCd’I, Giancarlo GIRARDI , Federazione PCd’I di Taranto e Pino SGOBIO, direzione nazionale Partito Comunista d’Italia.

★ La cittadinanza è invitata a partecipare ed intervenire. ★

locandina pcdi 21 gennaio 2015

31/10/2014 – Nono anniversario della morte di Angelo Marotta – nota Sezione PdCI Martina Franca

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Angelo Marotta

(Angelo Marotta. fonte foto: extramagazine)

Nel giorno in cui ricorre il nono anniversario della morte dell’operaio e concittadino Angelo Marotta, la segreteria cittadina del Partito dei Comunisti Italiani constata il totale disinteresse delle istituzioni locali, Comune di Martina Franca e Prefettura, nei confronti della tragica vicenda .

Come già rimarcato in numerosi interventi pubblici e attraverso comunicazioni ufficiali, la richiesta di intitolare una strada cittadina all’operaio Marotta è rimasta inascoltata.

Nonostante i fiumi di parole, i post sui social network e comunicati stampa che giornalmente pubblicizzano qualsiasi iniziativa dell’Amministrazione Comunale, nessuna parola è stata spesa per onorare la memoria dell’operaio morto mentre svolgeva operazioni di pubblica utilità.

Il mondo del Lavoro viene, come al solito, messo da parte e neanche la sensibilità cristiana più volte rappresentata dai componenti dalla Giunta Comunale riesce ad emergere per uno scarno comunicato di commiato.

La lontananza delle istituzioni repubblicane rispetto al Lavoro è marcata con ancor più forza quando ci troviamo ad assistere all’aggressione fisica dei lavoratori nelle piazze così come successo a Roma agli operai dell’Ast di Terni.

Ci saremmo aspettati ben altro comportamento da parte di questa Amministrazione Comunale. Il silenzio di disinteresse non è meno assordante del fragore dei picchiatori nelle piazze. Il mancato riconoscimento all’operaio Marotta è un clamoroso disonore per tutta la città di Martina Franca.

La sezione Antonio Gramsci, si stringe attorno ai famigliari dell’operaio Marotta e di tutti i cittadini e lavoratori che ogni anno lo ricordano con affetto e riconoscenza. Le Istituzioni sappiano che non dimenticheremo e che la nostra richiesta sarà rinnovata ad oltranza finchè non verrà data giustizia al cittadino e operaio Angelo Marotta.

Per leggere la richiesta di intitolazione di una strada ad Angelo Marotta inviata a Sindaco di Martina Franca e Prefetto di Taranto, cliccare qui)

31/10/2014 – Nono anniversario della morte di Angelo Marotta – lettera a Prefetto e Sindaco

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In occasione del nono anniversario della morte del concittadino Angelo Marotta, la segreteria cittadina del Partito dei Comunisti Italiani rinnova la richiesta di intitolazione di una strada all’operaio vittima del lavoro.

Si riporta il testo della lettera inviata a Sua Eccellenza Prefetto di Taranto Dott. Umberto Guidato e al Sindaco di Martina Franca Dott. Franco Ancona

***

A Sua Eccellenza Sig. Prefetto di Taranto

Dott. Umberto Guidato

Al Sindaco del Comune di Martina Franca e Presidente Commissione Comunale per la Toponomastica Cittadina

Dott. Francesco Ancona

(LORO SEDI)

e p.c. ai Sig.ri Componenti della Giunta Comunale del Comune di Martina Franca

ai Sig.ri Consiglieri Comunali del Comune di Martina Franca

Oggetto: Richiesta intitolazione strada ad ANGELO MAROTTA.

Egregi Signori, il giorno 31 Ottobre 2014 ricorre il nono anniversario della morte del Signor Angelo Marotta, cittadino martinese e operaio morto nel 2005 mentre riparava un guasto alla rete fognante in viale della Stazione.

In quel terrificante incidente sul lavoro, l’operaio fu travolto e ucciso da un’ondata di acqua e liquami, rimanendo inghiottito ad una profondità di sette metri sotto il livello stradale. Il suo corpo fu ritrovato, dopo diciassette ore di ricerche, a venti metri dal punto in cui si era calato e per riportarlo in superficie fu necessario rompere il manto stradale con l’ausilio di un escavatore e di una pala meccanica.

Dalle indagini effettuate subito dopo l’accaduto, emerse che l’operaio intervenne senza alcuna delle precauzioni o misure di sicurezza previste perché non aveva mai ricevuto i dispositivi idonei a tale intervento.

Come ogni anno, a partire dal 25 giugno 2012, rinnovo, anche a nome del Partito che rappresento, la richiesta di intitolazione di una strada del comune di Martina Franca al Signor Angelo Marotta.

Pur essendo consapevole che secondo l’articolo 2 della Legge del 23 giugno 1927 n. 1188, che regola la Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei, «Nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni», chiedo che questa mia richiesta venga accolta in virtù del Decreto del Ministro dell’Interno del 25 settembre 1992, relativo alle competenze prefettizie, secondo il quale «A decorrere dal 1° gennaio 1993 è delegata ai Signori Prefetti per la Provincia di loro competenza la facoltà di autorizzare le intitolazioni di luoghi pubblici e monumenti a personaggi deceduti da meno di dieci anni, ai sensi dell’art. 4 della Legge del 23 giugno 1927, n. 1188.»

Sarebbe questo il migliore dei modi per onorare in maniera dignitosa la morte di un nostro concittadino, il cui sacrificio ad oggi viene ricordato esclusivamente con un misero blocchetto di cemento apposto sul luogo dell’incidente.

Fiducioso in un benevolo accoglimento di questa mia richiesta, con l’occasione porgo Distinti Saluti.

Martina Franca, 14/10/2014

Il Segretario cittadino del PdCI – Franco Massafra

Cordoglio per la scomparsa del Compagno Enzo Monaco

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La sezione Antonio Gramsci di Martina Franca ricorda con commozione il prof. Vincenzo Monaco scomparso la scorsa notte. L’impegno politico durante gli anni di militanza nel Partito Comunista Italiano, la professionalità e la dedizione nell’attività lavorativa svolta nella nostra città, resteranno indelebili nelle nostre menti. Ci stringiamo attorno ai familiari, ai cari studenti e a tutte le persone che l’hanno conosciuto.

Foto comizio Partito Comunista Italiano con Vito Consoli e Vincenzo Monaco (nella foto il terzo da destra)

Foto comizio Partito Comunista Italiano con Vito Consoli e Vincenzo Monaco (nella foto il terzo da destra)

 

Festa dei Lavoratori 2014 – Sez. Gramsci Martina Franca

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manifesto pdci 1 maggio

“Lavoratori, ricordatevi il 1 maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora.” – (tratto da un volantino diffuso a Napoli il 20 aprile 1890).

Di seguito le foto dei manifesti affissi dai Comunisti Italiani a Martina Franca per la Festa dei Lavoratori ( clicca sull’immagine per ingrandire)