Comunicato stampa – Scomparsa Compagno Armando Cossutta

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COMUNICATO STAMPA

Cordoglio per la scomparsa del Compagno Armando Cossutta

La notizia della morte del Compagno Armando Cossutta ci avvilisce e ci addolora fortemente. Ci sentiamo privati della guida ideale che dagli anni della Resistenza ci ha condotti fino ad oggi. Riconosciamo in Armando Cossutta l’esempio di fedeltà agli ideali del Comunismo e l’esempio di alta moralità che ormai risulta morta e sepolta nella politica dei nostri giorni.

Ha sempre lottato per la democrazia e il miglioramento delle classi cosiddette subalterne, ha diretto per anni il Partito Comunista forte dell’esperienza partigiana maturata sui monti con la Brigata Garibaldi e nelle carceri fasciste. Condannato a morte e sfuggito alla fucilazione del plotone d’esecuzione fascista, si è seduto negli scranni del Parlamento per portare avanti le istanza dei lavoratori.

cossutta comizio martina francaCombattivo nelle istituzioni e nel Partito, ha fieramente tenuto alta la bandiera con i simboli del lavoro nonostante la svolta della Bolognina, portando nelle fabbriche e nelle piazze nuova motivazione per il raggiungimento dell’emancipazione operaia.

È vivo il suo ricordo anche perché è stato più volte nella nostra città. Nel 2009 ha scritto la prefazione al libro “da Martina Franca a Mauthausen – diario del partigiano Gregorio” in cui è riportata la vita del partigiano combattente Pietro Carucci.

I Comunisti di Martina Franca si stringono attorno alla famiglia e a tutti i lavoratori, agli sfruttati, agli emarginati che il Compagno Armando Cossutta ha difeso fino all’ultimo giorno della sua vita. Il suo esempio rappresenta per noi la motivazione per andare avanti fino al raggiungimento di  una società in cui non ci sia più lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

“Un uomo che ha donato se stesso per la  causa di giustizia del suo simile può morire solo nelle carni, lo spirito della sua vita vissuta appartiene alla storia.”

Ciao Compagno Cossutta, che la terra ti sia lieve.cossutta a martina franca

I Comunisti di Martina Franca.

Il mondo del lavoro torna in Parlamento

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COMUNICATO STAMPA

IL MONDO DEL LAVORO TORNA IN PARLAMENTO

A distanza di alcuni anni dalla presenza dell’ultimo rappresentante Comunista in Parlamento, siamo orgogliosi che testimonianze dirette del mondo del Lavoro siano tornate all’interno delle istituzioni.

Con commozione abbiamo appreso che i familiari del compianto concittadino Angelo Marotta sono stati accolti nei “palazzi del potere” per testimoniare la tragedia che li colpì quel triste 31 ottobre del 2005 e quanto difficile diventi la vita di chi perde un proprio caro in questo modo così tanto assurdo.

camera dei deputatiEsprimiamo il nostro apprezzamento verso l’iniziativa dell’Associazione 12 giugno che, grazie all’impegno e alla perseveranza del suo Presidente Cosimo Semeraro, è riuscita a portare la questione Taranto e i problemi della sicurezza sui luoghi di Lavoro all’attenzione dei Presidenti delle Camere e del Presidente della Repubblica.

La delegazione, formata tra gli altri da familiari delle vittime del lavoro, ha ribadito il sacrosanto diritto di essere tutelati in quanto parte lesa di un sistema lavorativo che mette al centro di tutto il profitto a scapito della sicurezza e che considera i lavoratori vuoti a perdere di una società che piange due giorni il lutto e poi facilmente dimentica. Sono proprio questi familiari che oltre al danno subiscono anche la beffa, vivendo sulla propria pelle l’umiliazione di anni di processi e mancati risarcimenti, anni di attese che molte volte vengono inghiottiti dalle prescrizioni, anni di sofferenza in cui, oltre alla presenza fisica, manca anche l’apporto economico del proprio caro morto sul lavoro.

Noi Comunisti non ci facciamo tante illusione e vogliamo essere sinceri nell’affermare che probabilmente non seguiranno azioni rivoluzionarie da parte degli interlocutori che hanno conosciuto la famiglia Marotta, non verranno poste le basi per mettere al centro l’uomo e non il profitto e tutto ciò è purtroppo avallato dalle ultime dichiarazioni del Ministro del Lavoro Poletti che vanno in senso completamente contrario.

Ci auguriamo, tuttavia, che l’impegno civile di Angela Marotta e Assunta Terruli, che con grande dignità e umiltà hanno rappresentato la parte migliore della nostra città, ovvero quella degli onesti e dei lavoratori, smuova la coscienza e la ragione di chi di dovere.

Ci stringiamo attorno alla famiglia Marotta e richiediamo con forza che le istituzioni locali si attivino per sostenere tutte le vittime innocenti di questa società malata che prima o poi riusciremo a cambiare.

Viva i lavoratori, viva gli onesti.

Partito Comunista d’Italia – Sezione “Antonio Gramsci” Martina Franca

Incidente mortale Ilva di Taranto 17/11/2015 – Comunicato Stampa

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incidente ilva webCOMUNICATO STAMPA

Incidente mortale Stabilimento Siderurgico Ilva di Taranto 17/11/2015

In una economia mondiale in crisi da otto anni, in un ciclo di sovrapproduzione di acciaio che permane, le morti si presentano puntuali. Sembra un paradosso ma, evidentemente, non lo è. Ci saranno indagini per scoprire cause e responsabilità della morte dell’operaio Cosimo Martucci di soli 48 anni. I giornali ne parleranno per alcuni giorni prima dell’oblio consueto.

Ma, i comunisti si domandano, come sia stato possibile un infortunio come questo anche quando si possono programmare tempi ed esecuzioni dei lavori senza l’affanno della consegna nel mercato?

E’ questo il problema centrale da affrontare in quanto il modo di lavorare ed organizzare il lavoro resta lo stesso da decenni, esso è centrale ma sono solo i lavoratori a rischiare. Essi sono l’anello debole ed al tempo stesso indispensabile della produzione.

Non basta lo sciopero programmato in solidarietà dell’operaio ucciso, occorre che il sindacato e la politica tornino a rappresentare e tutelare la vita, la sicurezza e la salute dei lavoratori entrando direttamente là dove si decide: la fabbrica, il luogo del cambiamento.

Taranto, 17/11/2015

Partito Comunista d’Italia – Federazione di Taranto

Attentati Parigi, PCdI: solidali con vittime terrorismo, fermare politiche di guerra

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Attentati Parigi, PCdI: solidali con vittime terrorismo, fermare politiche di guerra

Il Partito Comunista d’Italia esprime solidarietà e vicinanza a tutto il popolo francese, colpito da una terribile serie di attentati terroristici. Ancora una volta la barbarie senza scrupoli ha colpito cittadini inermi. Dopo l’abbattimento dell’aereo russo nei cieli egiziani e le bombe nella periferia sud di Beirut, oggi le mani assassine dell’Isis hanno colpito la capitale francese.

A tutte le donne e gli uomini vittime di questa barbarie va la nostra solidarietà. Oggi è il giorno del silenzio e del rispetto verso i morti e i feriti, ma l’Occidente si deve interrogare sulle disastrose politiche che in questi anni hanno portato caos e violenza in tutto il Medioriente, negando a quei popoli ogni legalità e diritti. Da questo si deve ripartire se si vuole costruire una pace duratura, giusta e rispettosa dei diritti dei popoli, sola condizione in grado di prosciugare le frustrazioni e la miseria in cui si abbevera il mostro del terrorismo.

I comunisti d’Italia lottano per un cambiamento della politica estera del governo Renzi, succube della Nato – alleanza militare fautrice di guerre – e legato a governi razzisti e antidemocratici come quello turco, saudita e israeliano e l’immediato embargo della vendita di armi verso questi paesi. Il Pcdi si sente impegnato nei prossimi giorni a lanciare in tutta Italia una campagna di iniziative per combattere ogni velleità di fare delle religioni strumento di estremismi, divisioni e violenza e contro ogni tentativo di svolta autoritaria per la difesa della democrazia.

(Comunicato della Segreteria Nazionale del Partito Comunista d’Italia)

Targa commemorativa ad Angelo Marotta

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TARGA COMMEMORATIVA AD ANGELO MAROTTA

Il 31 ottobre 2015 l’Amministrazione Comunale di Martina Franca ha deciso, finalmente, di porre in viale stazione una targa per commemorare Angelo Marotta, operaio morto tragicamente il 31 ottobre del 2005 durante operazioni di manutenzione della rete fognaria.

Noi Comunisti martinesi accogliamo positivamente questa iniziativa dell’Amministrazione Comunale, ma non possiamo ritenerci completamente soddisfatti.

Pensiamo, infatti, che a distanza di dieci anni da quel tragico evento non sia stata ancora compiuta l’unica azione possibile per saldare il debito morale nei confronti del nostro concittadino, vale a dire l’intitolazione del tratto stradale in cui si verificò la morte di Angelo Marotta.

Durante la cerimonia di scopertura della targa, gli stessi famigliari di Marotta hanno consegnato direttamente nelle mani del Sindaco Franco Ancona i documenti della petizione popolare per l’intitolazione della strada.

Sono state raccolte 1207 firme, di cui circa 600 solo dal Partito Comunista d’Italia e sono firme che pesano moralmente come macigni sulle coscienze delle autorità politiche, militari e religiose che sono intervenute alla cerimonia, ma che hanno taciuto in tutti questi anni.

Nel decimo anniversario dell’accaduto ci saremmo aspettati il pieno accoglimento della nostra richiesta di intitolazione della strada. A nulla valgono le giustificazioni avanzate negli anni passati circa l’applicazione del regolamento toponomastico comunale e l’atteggiamento evasivo della Prefettura di Taranto di fronte all’istanza, scritta e protocollata, di deroga come previsto della normativa vigente.

Per tale motivo continueremo a richiedere con forza ciò che è giusto e nella prossima settimana provvederemo a protocollare ufficialmente le firme raccolte assieme ad altre forze politiche e associative del territorio. L’Amministrazione Comunale dovrà provvedere con sollecitudine a rispettare la volontà popolare.

Inoltre, rilanciamo l’appello lanciato dal Sig. Cosimo Semeraro, Presidente dell’Associazione 12 giugno di Taranto, affinchè i famigliari delle vittime del lavoro non vengano abbandonate e che vengano poste in atto tutte le procedure necessarie a garantire l’onorabilità e il sostentamento delle famiglie colpite dalla disgrazia.

Infine, richiediamo che vengano salvaguardate le eccellenze del nostro territorio e che in particolar modo vengano sostenute le attività meritorie dell’Associazione Sine Cura Lab che ha svolto un encomiabile lavoro di diffusione della cultura della sicurezza all’interno delle scuole primarie di Martina Franca.

Martina Franca, 01/11/2015

Segreteria Partito Comunista d’Italia – Sezione “Antonio Gramsci” – Martina Franca

Petizione Popolare per intitolare una strada ad Angelo Marotta

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Ernesto Che Guevara in una lettera ai figli Aleida, Hilda, Camilo, Celia ed Ernesto scriveva:

“…siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo: è la qualità più bella di un rivoluzionario”.

 

Sono queste le parole che hanno portato il Partito Comunista di Martina Franca a sentire come profonda ingiustizia la sordità da parte di tutte le Amministrazioni che si sono succedute in questi anni, di qualsiasi colore politico, di fronte alle insistenti richieste da parte nostra di intitolare una strada al concittadino Angelo Marotta.

Tale intitolazione non si configurerebbe solo come una mera azione toponomastica, ma rappresenterebbe il modo migliore per commemorare e onorare Angelo Marotta, operaio che quel triste 31 ottobre 2005 perse la vita mentre effettuava lavori di manutenzione alle condotte fognarie, per garantirne il corretto funzionamento utile alla cittadinanza intera.

Quest’anno, in occasione del decimo anniversario della morte di Angelo Marotta, si sono unite più forze della società come testate giornalistiche, associazioni, movimenti politici e singoli cittadini che hanno dato vita ad una raccolta di firme da presentare all’Amministrazione Comunale al fine di ottenere quanto richiesto da anni.

Invitiamo tutti i cittadini a fare proprie le parole di Ernesto Che Guevara e a sottoscrivere la petizione affinché venga cancellata questa ingiustizia che disonora l’intera città di Martina Franca.

petizione marotta

RENZI ED IL SUO DECRETO SALVA-ILVA : ENNESIMO BLUFF PER TARANTO

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Il Partito Comunista d’Italia denuncia all’opinione pubblica che anche il Governo Renzi, così come i precedenti governi, sta tentando di prendere in giro i tarantini attraverso il decreto del 24 dicembre 2014 cosiddetto “Salva Ilva”.

E’ evidente che tale decreto, privo di qualsivoglia risorsa economica immediatamente spendibile e adeguata alle concrete necessità della fabbrica, dell’indotto e del territorio, non produrrà alcun effetto positivo riguardo agli obiettivi da raggiungere. E senza risorse, non si potrà procedere ad alcuna bonifica del territorio né all’adeguamento degli impianti lasciando i cittadini e il territorio tarantino in una situazione di emergenza e di totale abbandono.

Infatti tale decreto ha provocato nell’immediatezza effetti ancor più devastanti e ai limiti della legalità:

– Il primo di questi giorni è la chiusura di numerose ditte dell’indotto che hanno applicato procedure di cassa integrazione o di licenziamento perché dalle disposizione contenute nel decreto appare il rischio di non vedere onorati i loro crediti pregressi;

– l’altro è nel passaggio delle attività positive dello stabilimento Ilva a nuove società escludendo tutte le passività e le obbligazioni risarcitorie già accertate dalla magistratura, producendo così ulteriori effetti negativi in quanto cancellerà il diritto ai risarcimenti dei cittadini e non soddisferà i debiti pregressi dell’Ilva;

– infine, questa normativa tende a sviare l’azione della magistratura volta all’individuazione delle responsabilità di una attività colposa e distruttiva di uomini, cose, proprietà e terre che per dimensioni e ricadute coinvolge l’intero territorio regionale e nazionale.

Noi COMUNISTI consideriamo inadeguato e pericoloso il “decreto natalizio del governo Renzi” poiché, come da più parti abbiamo evidenziato ha gravissimi limiti attuativi oltre che mancare di risorse finanziarie certe spendibili, e in tale condizione vengono a minacciate: la libertà di iniziativa economica, il diritto al lavoro, il diritto alla salute e alla vita dei cittadini, gli obblighi di tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori. Condizioni già previste dalle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che vanno tutte immediatamente e contestualmente realizzate nello spazio dei 36 mesi e che con il decreto Renzi non potranno trovare realizzazione.

Noi COMUNISTI condanniamo e combattiamo fermamente l’azione di padroni e dirigenti industriali senza scrupoli, di politici corrotti e governanti distratti che hanno, di fatto, prima regalato a privati la più grande impresa monopolistica dell’acciaio e impedito poi, per propri interessi personali, ogni seria programmazione politica industriale che segnasse in positivo l’intera economia di questa parte vitale della Puglia, del Mezzogiorno e dell’Italia.

Noi COMUNISTI indichiamo ai lavoratori dell’ILVA, delle fabbriche dell’indotto e delle attività di servizio, ai cittadini tutti, di rivendicare in maniera non equivoca la “nazionalizzazione dell’ILVA“ così come avevamo già proposto sin dal novembre 2012 e che andiamo da molto tempo sostenendo.

I presupposti per la nazionalizzazione dell’Ilva esistono tutti, in quanto il settore dell’acciaio è stato dichiarato strategico per l’intera economia nazionale, sino alla dichiarazione di pubblica utilità dello stabilimento di Taranto. Solo trasferendo la responsabilità della gestione programmata e tecnologicamente più avanzata dell’acciaio allo Stato, si potrà porre fine agli interessi speculativi di privati e si potranno contestualmente realizzare le indispensabili bonifiche del territorio.

Ai fantasmagorici e futuristici progetti di sviluppo annunciati da Renzi, che riteniamo non si realizzeranno mai, occorre sostituire una pratica di impegni quotidiani certi, fatta di investimenti economici concreti e lavori materiali di sanificazione del territorio tangibili, di recupero in valori e qualità delle sue diverse potenzialità economiche produttive, insieme con il rafforzamento delle strutture sanitarie di cura, di controllo epidemiologico, prevenzione e riabilitazione rispondenti per strumentazione, efficienza e qualità alle impellenti necessità della popolazione e del territorio.

27/01/2015

PARTITO COMUNISTA d’ITALIA 

FEDERAZIONE DI TARANTO

COMITATO REGIONALE DELLA PUGLIA

21 gennaio 2015 – Ricostruire il Partito Comunista per il bene dell’Italia

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Simbolo Partito Comunista d'Italia

“Nei giorni scorsi centinaia di compagne e compagni hanno affollato il Centro Congressi Cavour di Roma per dimostrare la loro adesione convinta ad un progetto di ricostruzione di un soggetto politico comunista unitario e rinnovato. Un apporto prezioso ai processi unitari a sinistra a cui i comunisti organizzati in partito devono portare il loro contributo”.

Con queste parole Cesare Procaccini, segretario nazionale PDCI, annuncia la nascita del Partito Comunista d’Italia. Il PdCI (Partito dei Comunisti Italiani) “ritorna al futuro” e, a seguito di un processo di riorganizzazione e rilancio dell’attività politica organizzata degli operai italiani, riacquisisce il nome che esattamente 94 anni fa venne dato al partito di Antonio Gramsci e Amedeo Bordiga nello storico congresso di Livorno.

A distanza di alcuni anni dalla sciagurata scelta di chiudere l’esperienza del Partito Comunista Italiano e all’epilogo del renzismo a cui sono giunti i fautori di quella “svolta”, i Comunisti riaffermano la loro volontà di essere parte delle dinamiche della società e di essere il soggetto rivoluzionario del cambiamento autentico.

cesare procaccini con fosco giannini

nella foto: Comp. Fosco Giannini (a sinistra) e Comp. Cesare Procaccini (a destra)

Nella relazione introduttiva di Fosco Giannini (segreteria nazionale PDCI), tenuta all’assemblea nazionale per ricostruire il Partito Comunista, viene esaminata la situazione geopolitica attuale: “Siamo di fronte ad un’Unione Europea dai sempre più chiari caratteri iperliberisti, antidemocratici, antipopolari e antioperai che richiede la messa in campo di un lungo ciclo di lotte sociali, nazionali e sovranazionali, per il quale i partiti comunisti d’Europa e il Partito Comunista possono e debbono svolgere – assieme alle altre forze di sinistra – un ruolo centrale. Un ruolo storico.

Siamo di fronte ad un nano capitalismo italiano, tanto straccione quanto ferocemente antioperaio, che chiede il ritorno ad una lotta di classe dispiegata nell’intero Paese e condotta dal movimento operaio assieme agli studenti e ai disoccupati, con i comunisti protagonisti di questa lotta. Questi sono i compiti a cui ci chiama la fase; i compiti dei comunisti, il ruolo sociale e politico che ci proponiamo di svolgere, il compito che consegna un senso pieno al progetto della ricostruzione del Partito Comunista in Italia!

Chi vuole abbandonare la lotta, chi vuole desistere da questo nostro progetto comunista e rivoluzionario, si accomodi pure nel già affollatissimo treno rosa-pallido che ha deragliato storicamente, uscendo dalla lotta per il socialismo. Starà in moderata e mesta compagnia.

Noi continuiamo a combattere, continuiamo a lavorare per ciò che sentiamo profondamente giusto, per quello stesso progetto per il quale dette la vita il compagno Antonio Gramsci e tutti i comunisti e gli antifascisti del nostro Paese: costruire l’unità della sinistra di classe, costruire un fronte di sinistra e di popolo, ricostruire il Partito Comunista in Italia!”.

pino sgobio

Comp. Pino Sgobio

Il 21 gennaio 2015, alle ore 18, presso la Sezione “Antonio Gramsci” in via la favorita 20 a Martina Franca, si “ritorna al futuro” con un incontro pubblico dal titolo “Ricostruire il Partito Comunista per il bene dell’Italia” al quale parteciperanno Franco MASSAFRA, segretario cittadino del PCd’I, Giancarlo GIRARDI , Federazione PCd’I di Taranto e Pino SGOBIO, direzione nazionale Partito Comunista d’Italia.

★ La cittadinanza è invitata a partecipare ed intervenire. ★

locandina pcdi 21 gennaio 2015

93 anniversario nascita Partito Comunista d’Italia – Chi non vuol chinar la testa

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chi non vuol chinar la testa - 21/01/2014 ore 18:00 sezione PDCI via la favorita, 20 - Martina Franca

Il 21 gennaio 2014 ricorrerà l’anniversario della nascita del Partito Comunista d’Italia, avvenuta novantatré anni fa a Livorno. I Comunisti di Martina Franca si ritroveranno alle ore 18 nella propria sezione, sita in via La Favorita 20 (nel centro storico), per rilanciare la spinta propulsiva e rivoluzionaria verso una società più giusta e migliore. L’incontro sarà l’occasione per discutere, proporre, dialogare e organizzare l’attività politica nella nostra città, alla luce degli importanti incontri politici nazionali che in questi giorni si sono susseguiti e che i mezzi di informazione non hanno divulgato.

Sabato 18 gennaio 2014 si è tenuto un incontro a Roma dal titolo “Lavori in corso a Sinistra – unire e rinnovare la sinistra, unire i comunisti, dare rappresentanza al mondo del lavoro” dove hanno partecipato rappresentanti di Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Azione Civile, Cgil, Fiom, Partito del Lavoro, Sinistra Ecologia e Libertà e ALBA (Alleanza per il Lavoro, i Beni Comuni e l’Ambiente). Tale incontro rappresenta un primo passo verso un cammino comune per la creazione di un fronte di sinistra che sappia opporsi alla prepotenza delle politiche liberiste delle larghe intese e al modello di sistema economico-capitalista che costringe le masse popolari a una vita di stenti e privazioni e ruba il futuro ai giovani.

Domenica 19 gennaio 2014, sempre a Roma, si è tenuto un attivo dei quadri del PdCI, aperto agli esponenti di tutta la sinistra, all’interno del quale è stato fatto un primo bilancio su scala nazionale dell’attività svolta dal PdCI, dal Congresso di Chianciano ad oggi. In tale occasione sono state messe in evidenza le esperienze ed iniziative realizzate sul versante del lavoro, della pace, contro l’imperialismo e in difesa della Costituzione e per il mantenimento dello stato sociale (sanità, scuola pubblica e beni statali inalienabili come l’acqua).

A tal proposito, si riporta la nota del Segretario Nazionale del Partito dei Comunisti Italiani Cesare Procaccini:

“La sintesi di queste iniziative costituirà un pezzo importante di un programma generale del Pdci che proprio da oggi, con questa iniziativa, inizierà la campagna tesseramento al Partito e alla Fgci (sezione giovanile) per il 2014. L’attivo nazionale dei nostri dirigenti è stata l’occasione di un confronto con le altre formazioni e movimenti della sinistra, per cominciare a delineare una piattaforma unitaria per recuperare il vuoto di sinistra nella rappresentanza del mondo del lavoro, contro le politiche del governo e dell’Unione europea di attacco ai diritti materiali delle masse popolari con milioni di disoccupati in maggioranza donne e giovani. Per l’Italia e per l’Europa (a maggio ci saranno le elezioni europee) serve un programma alternativo che rimetta al centro il tema del lavoro e del salario medio europeo uguale per tutti gli stati, non si tratta né di uscire dall’euro né dall’Ue, ma di creare un fronte di sinistra del lavoro per una politica alternativa nazionale ed europea. Il “fronte di sinistra del lavoro” è tanto più necessario oggi dopo il “nuovo” corso del Pd. Serve l’unità nella diversità.[…] E’ ovvio che non si può rifare il Pci, ma studiare quella storia e quella pratica politica costituisce ancora oggi uno strumento di formidabile attualità nell’iniziativa di chi, come noi, lotta per una società socialista.”

Risulta evidente come sussistano ancora le motivazioni ideali che spingono i Comunisti ad operare nella società moderna e che, in continuità con la gloriosa esperienza del PCI, devono riunire e organizzare tutti coloro che “non son disposti a chinare la testa”. Si invitano i Compagni e la cittadinanza a partecipare.

Titolo: Chi non vuol chinar la testa è comunista
Autore testo: Canzoniere delle Lame 
Anno: 1971
Indicazioni bibliografiche: Canzoniere delle Lame, Le mani a te padrone, io no, non te le bacio, Ed. PCI, 1971
Scrive la Gazzetta “Non c’è pace sociale”
e che gli operai son sempre a scioperare
“Fabbriche occupate, scuole picchettate
qui non si produce più”I giornali dei padroni
gridan “rossi sovversivi”
ci vuol ordine
c’è troppa libertà.”Ci vuole repressione, ordine sociale
bisogna eliminare la lotta sindacale”
“Ci vuole l’uomo forte con la dittatura
e il manganel bisogna usar”.Ma questo è l’ordine fascista
non si può chinar la testa
chi non vuol chinar la testa è comunista.Ordine vuol dire combattere i fascisti
ordine vuol dire no alla violenza
ordine vuol dire la lotta di classe
e alla destra dire no.E se non vuoi chinar la testa
fatti aggiungere alla lista
chi non vuol chinar la testa è comunista.Ordine vuol dire poter lavorare
ordine vuol dire non dovere emigrare
ordine vuol dire aver la dignità
di non partire e di star qua.E se non vuoi chinar la testa
fatti aggiungere alla lista
chi non vuol chinar la testa è comunista.

Ordine vuol dire combattere la mafia
ordine vuol dire no allo sfruttamento
ordine vuol dire lotta per la terra
e agli agrari dire no.

E se non vuoi chinar la testa
fatti aggiungere alla lista
chi non vuol chinar la testa è comunista.

92° Anniversario della nascita del Partito Comunista d’Italia

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21 gennaio 1921 

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21 gennaio 2013

92° anniversario della nascita del PARTITO COMUNISTA D’ITALIA

Alle ore 19.00 presso la Sezione “ANTONIO GRAMSCI” (via la favorita, 20 – Martina Franca), ci ritroviamo per festeggiare la nascita del Glorioso PCI. Tutti i Compagni e simpatizzanti sono invitati alla cerimonia. AUGURI COMUNISTI! 

Avanti o popolo, alla riscossa
Bandiera rossa, bandiera rossa
Avanti o popolo, alla riscossa
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Evviva il Comunismo e la libertà!

Degli sfruttati l’immensa schiera
La pura innalzi, rossa bandiera
O proletari, alla riscossa
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Il frutto del lavoro a chi lavora andrà.

Dai campi al mare, alla miniera
All’officina, chi soffre e spera
Sia pronto è l’ora della riscossa
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Soltanto il Comunismo è vera libertà.

Non più nemici, non più frontiere
Sono i confini rosse bandiere
O comunisti, alla riscossa
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Nel solo Comunismo è pace e libertà.

Falange audace cosciente e fiera
Dispiega al sole rossa bandiera
Lavoratori alla riscossa
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Evviva il Comunismo e la Libertà!