Festa dei Lavoratori 2014 – Sez. Gramsci Martina Franca

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manifesto pdci 1 maggio

“Lavoratori, ricordatevi il 1 maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora.” – (tratto da un volantino diffuso a Napoli il 20 aprile 1890).

Di seguito le foto dei manifesti affissi dai Comunisti Italiani a Martina Franca per la Festa dei Lavoratori ( clicca sull’immagine per ingrandire)

Raccolta firme REFERENDUM LAVORO 2012 – in difesa dell’art.18

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E’ terminata la raccolta delle firme per i Referendum Lavoro in difesa dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e per l’abrogazione dell’articolo 8 del decreto legge 138/2011. 

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Per tutte le domeniche di novembre e le prime 2 di dicembre, numerosi cittadini hanno sottoscritto i moduli dei Referendum abrogativi ai banchetti organizzati dal Partito dei Comunisti Italiani di Martina Franca.
Sabato 8 e domenica 9 dicembre le firme sono state raccolte in collaborazione con il circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà.

Le firme raccolte sono state spedite al Comitato Referendario Nazionale, con sede a Roma, per le opportune verifiche e per la conta totale. Maggiori informazioni in merito ai quesiti e all’iter del procedimento referendario sono disponibili al sito: http://www.referendumlavoro.it/


LE FOTO DELLA RACCOLTA FIRME REFERENDUM LAVORO

 

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richiesta di intitolazione strada ad ANGELO MAROTTA – vittima del Lavoro

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In occasione della “Giornata Nazionale di studio sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro”, promossa dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, la Segreteria cittadina del Partito dei Comunisti Italiani – Federazione della Sinistra ha inviato al Sindaco Franco Ancona, la richiesta di intitolazione di una strada al concittadino “ANGELO MAROTTA” lavoratore e vittima del Lavoro. Di seguito le motivazioni della richiesta:

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Il 31 ottobre 2005 Angelo Marotta moriva in un incidente tragico, sul lavoro. Stava intervenendo nella rete della fognatura per garantire ai cittadini del quartiere di viale Stazione, il regolare flusso delle acque nere nella rete.

Era la vigilia della festa ma Angelo Marotta rispose ugualmente alla chiamata di cittadini che avevano segnalato un problema. Andò a risolverlo e la sua morte, quel pomeriggio, fu atroce.

Una delle vittime del lavoro, e nella maniera tragica che abbiamo ricordato, è un nostro concittadino.

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La città di Martina Franca riteniamo che debba onorare la memoria di questo lavoratore. Per questo motivo Le formalizziamo, con la presente, una richiesta di intitolazione di una strada o di una piazza ad Angelo Marotta vittima di un incidente sul lavoro. E che tale strada o piazza sia possibilmente nella zona di quella tragedia.

Sappiamo esistere dei limiti di tempo per l’intitolazione di strade o piazze, dal giorno del decesso della persona alla quale dedicare l’intitolazione. La preghiamo di disporre se possibile nell’immediato un provvedimento, o che comunque si proceda a questa doverosa commemorazione non appena possibile. La invitiamo a comunicarci le decisioni che vorrà prendere in merito.

Siamo certi della disponibilità e sensibilità Sua e dell’intera Amministrazione e ringraziamo sin d’ora per questo.

Cordiali Saluti.

Martina Franca, li 25/06/2012

il Segretario del Partito dei Comunisti Italiani – Federazione della Sinistra

Francesco Massafra

Riprendiamo a lavorare per difendere i diritti

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Nel 1921, Giuseppe Di Vittorio, bracciante agricolo di Cerignola viene eletto deputato mentre sconta il carcere fascita a Lucera. Nel suo primo discorso da parlamentare spiega quale è il suo sogno.

Ancora oggi l’Italia ha bisogno di persone che mettano in pratica gli insegnamenti di Peppino, di un forte Partito Comunista e di un forte Sindacato per difendere e affermare sempre più i diritti dei lavoratori.

Invitiamo tutta la popolazione a mobilitarsi per difendere i propri diritti!

Articolo 1 della Costituzione Italiana: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Articolo 3 della Costituzione Italiana: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Articolo 4 della Costituzione Italiana: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Articolo 35 della Costituzione Italiana: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la liberta’ di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.

Articolo 36 della Costituzione Italiana: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantita’ e qualita’ del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se’ e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa e’ stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non puo’ rinunziarvi.

Articolo 37 della Costituzione Italiana: La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parita’ di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di eta’ per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parita’ di lavoro, il diritto alla parita’ di retribuzione.

Articolo 38 della Costituzione Italiana: Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidita’ e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata e’ libera.

Articolo 39 della Costituzione Italiana: L’organizzazione sindacale e’ libera. Ai sindacati non puo’ essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E’ condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalita’ giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

Articolo 40 della Costituzione Italiana:  Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano.

Articolo46 della Costituzione Italiana:  Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.

 

Esigiamo ciò che ci è dovuto per diritto Costituzionale!

Compagni e cittadini è ora di tornare a lottare!

BASTA con le morti sul lavoro, VOTA I COMUNISTI!

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Franceschini, Segretario del Partito Democratico, si scusa per la frase infelice che tira in ballo la famiglia Berlusconi, ma nessuno si assume le responsabilità e si scusa per le morti bianche sui luoghi di lavoro.

NOI COMUNISTI vogliamo che i temi del Lavoro e della Sicurezza vengano immediatamente riportati al centro dei dibattiti politici e che vengano immediatamente predisposte tutte le misure atte a salvaguardare le vite degli operai sui posti di lavoro.

Ascolta lo spot della LISTA COMUNISTA!

 


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